Dragon
Ball, Dragonball Z, Dragonball GT, Bulma, Vegeta e tutti gli altri personaggi
sono proprietà di Akira Toriyama, Bird Studio e Toei Animation.
Questa
fanfiction è stata creata senza fini di lucro, per il puro piacere di farlo e
per quanti vorranno leggerla.
Nessuna violazione
del copyright si ritiene, pertanto, intesa….
YOU ARE ALL I HAVE
( Tu sei tutto quello che ho)
By Mely88
“Mi
trovo qui…..in questo desolato pianeta….non so il motivo, il perché di questa
mia stupida decisione. Già, proprio stupida! Inspiegabile come il tuo viso nei
miei pensieri, Bulma.”
Mentre
viaggiavo con la mia navicella nello spazio ho notato questo pianeta, non era
per niente adatto per il mio scopo, ma avevo pensato che forse qui sarei
riuscito a chiarire le idee che mi affollavano la mente.
. .
.
Me
n’ero andato dalla Terra solo da qualche settimana eppure la tua figura non
dava segno di andarsene dai miei pensieri così decisi di concentrarmi solo
negli allenamenti per diventare super-sayian. Atterrai sul primo pianeta che mi
capitò e iniziai subito quegli stremanti esercizi che mi avrebbero portato a
compiere la tanto desiderata trasformazione; all’inizio questo funzionò ma mi
dovetti ricredere quando, allo stremo delle forze, il mio unico conforto eri
tu. Non so il motivo ma non potevo stare ancora su quel pianeta, dove ogni
formazione rocciosa mi ricordava qualche tua buffa espressione, ironica,
stralunata, triste, gioiosa… o i tuoi lineamenti perfetti in ogni loro forma e
dimensione nascosti solo in parte da quelli che sono i tuoi numerosi vestiti,
così decisi di andarmene e lo stesso feci con i seguenti pianeti
perché
tu mi seguivi, dovunque io andassi e qualunque cosa facessi; tu eri sempre lì
come una sanguisuga pronta a succhiarmi, con quel tuo sorriso di sfida, quel
poco di dignità che mi era rimasta. Ed era proprio poca da quando quell’essere
inferiore di Kakarot aveva osato diventare più forte di me, più forte del suo
principe, mettendomi in ridicolo non solo non solo davanti a te, ‘donna’, ma
soprattutto davanti al mio popolo e ferendomi nel profondo. Pensavo fosse
questa la più grande ferita che mi sarei mai trovato a rimarginare ma mi
sbagliavo,
allora
non potevo sapere che poi saresti arrivata tu a complicare le cose.
E mi
sono ritrovato qui, contro ogni mia aspettativa, a pensare alla causa primaria
dei miei momentanei problemi, contro i quali il diventare super-sayian e
battere Kakarot sembravano nulla in confronto. . .
Mi
guardo intorno. Questo pianeta sommerso di campi fioriti mi ricorda il tuo
profumo e mi da un senso di tranquillità che non ho mai provato
“non
mi sono mai soffermato troppo a ragionare su un pensiero ma ora che lo sto
facendo mi pento di non averlo fatto prima”.
“Il
Principe dei Sayian che si contraddice, devo essere proprio impazzito” ma è
inutile, questa idea di superiorità non fa altro che penalizzarmi in questa
situazione…io non sono superiore a nessuno e il fatto che me ne sia accorto
solo adesso non fa altro che ribadirlo.
“Ora
capisci perché dico che mi procuri così tanti problemi, Bulma?”
Solo
qualche mese fa non mi sarei mai abbassato nemmeno a vivere con voi terrestri e
ora mi trovo a giudicami inferiore addirittura a voi! Voi che non sapete
nemmeno difendervi in caso di un attacco alieno, voi che credete che le parole
valgano più dei fatti, voi che se non ci fosse stato Goku( Goku??!!Non è +
Kakarot?)dalla vostra parte sareste già un mucchietto di cenere sparso nella
Galassia insieme al vostro pianeta . . . .ma cosa sto dicendo?!
Quanta
durezza nelle mie parole!
Non
posso certo biasimarvi per essere nati deboli e incapaci! Voi non avete avuto
niente di facile dalla vita e vi trovate continuamente ad affrontare problemi
anche più gravi dei miei. Sembra strano ma è così. Io ho avuto fama, potere,
forza oltre a tutto ciò che desideravo senza alcuno sforzo e ora mi trovo a
lottare da solo, senza alcun appoggio, contro me stesso e contro il mio
orgoglio di sayian.
Quante
cose ho perso nella mia vita e non me ne sono neanche reso conto, pensavo fosse
inutile legarsi a una qualunque persona, anche a mio padre stesso, ma solo ora
capisco che è questo che mi ha portato alla rovina,
che
sono rimasto solo.
Questa
è la conseguenza di una vita passata a reprimere i propri sentimenti o, addirittura,
ad ignorarli.
Eppure
tu, Bulma. . . .
E’
solo a causa tua se ora mi trovo qui e non so se ringraziarti o meno per avermi
aperto gli occhi sulla realtà; una realtà difficile e travagliata con cui non
puoi mai smettere di combattere.
Quanti
popoli ho sterminato con grande facilità solo per soddisfare la mia sete di
potere, eppure, sebbene non avessero speranze di vincere, ognuno ha fatto del
suo per cercare di salvare il suo pianeta sacrificando senza pensarci due volte
la propria vita per sperare in un futuro migliore. E’ da loro, è da quelle
persone che devo prendere esempio, vero ‘donna’? Il loro coraggio nel
combattere una battaglia già persa in partenza senza tirarsi indietro. E io li
giudicavo deboli. Tu, tu mi hai sempre deriso e ora ne capisco il motivo. . .io
non ho vinto nessuna delle battaglie che ho intrapreso eppure mi sono sempre
giudicato il migliore.
Anche
solo pensando a tutti i battibecchi che avevamo ogni giorno, alla fine io
dovevo quasi sempre sottostare a te perché eri più forte . . più forte. Tu sola
non ti immagini neanche quanto mi costa dirlo!
Ammettere
che una donna frivola come te sia più forte di me,
eppure
è la pura verità.
Non
ho fatto altro che circondarmi di odio morte e distruzione e ora sono rimasto
solo.
Quand’ero
più giovane il mio punto di riferimento era mio padre che non mi ha insegnato
altro che a devastare popoli e città, e ora? Che mi rimane? Cosa ne è rimasto
di tutto il mio mondo? NIENTE.
La
parola esatta è niente se non le tradizioni di cui io solo sono a conoscenza.
Eppure
ce lo meritiamo, io so di meritarmi tutto questo. Ora lo so.
L’unica
cosa che mi è rimasta sei tu, siete voi. Anche mi duole ammetterlo.
Io
ho cercato di distruggervi e voi, invece che lasciare che marcissi in qualche
altro posto, mi avete accolto, seppure con un po’ di titubanza, a braccia
aperte facendomi partecipe del vostro mondo, quello che io stesso volevo
distruggere. E so che se lo avessi fatto sarei rimasto completamente solo
questa volta, sarebbe stato lo sbaglio più grosso della mia vita!
. .
. .
Cosa
starai facendo in questo momento? Forse ti starai chiedendo la stessa cosa di
me, e se stai piangendo a causa mia ti prego di perdonarmi. Perdonami per non
averti mai ringraziato per avermi accolto a casa tua, perdonami se non ti ho
mai ringraziato per aver soddisfato ogni mia esigenza, perdonami se ti volevo
uccidere sul pianeta di Namek, perdonami se sono stato solo un peso per te e
non ho mai cercato di aiutarti a superare i momenti difficili, perdonami se non
ti ho mai trattato con il dovuto rispetto e, infine, perdonami se me ne sono
andato senza dire nulla. Lo so che ti chiedo troppo ma lo capisco solo ora il
male che ti ho provocato.
Lo
sai, non pensavo che avrei mai chiesto scusa a qualcuno ma tu sei una persona
veramente speciale e te lo meriti.
Anche
se non lo sai mi sei sempre stata accanto e anche il solo fatto di litigare con
te mi faceva sentire meglio, il potermi misurare con qualcuno che fosse alla
mia altezza è sempre stato uno stimolo per me.
Anche
se, allo stesso modo, mi deprimevo quando tu stavi male, quando passavi notti
intere a piangere per quell’inetto di Yamcha
e avrei voluto averlo tra le mani e picchiarlo a sangue per aver avuto
l’amore di un angelo come te e, invece di averlo apprezzato come un dono,
l’averlo buttato al vento.
Ti
ha fatto soffrire come non aveva mai fatto nessuno e questo lo so perché non
sei tipo da abbatterti alla prima difficoltà, ma ti spaventa molto provare
nuove sensazioni e non sapere come comportarti. Tu sei esattamente come me, non
vuoi che gli altri ti vedano debole ma lui, lui era una delle tue poche
certezze e quando se n’è andato . Te lo giuro, lo avevo capito che lui era
veramente importante per te ma non potevo lasciare che le cose andassero avanti
così, io avevo bisogno della tua forza, e così ti ho stuzzicato e schernito
fino a quando non lo hai lasciato, spero che tu capisca che l’ ho fatto per il
tuo bene prima che per interesse personale.
E
dopo il pianto lo sconforto.
“Credimi
avrei voluto aiutarti ma il mio orgoglio me lo ha impedito”
Ora
che ho preso coscienza di me stesso e di quelli che sono i miei sentimenti ti
prometto che combatterò il mio orgoglio e tornerò. Tornerò migliore di prima e
forse meno cieco per non abbandonarti più.
Tu
non mi hai mai abbandonato anche se io ho ignorato i tuoi sentimenti e ti ho
usato. Il mio bambino, il nostro bambino non rimarrà solo.
Non
voglio che diventi come me e so che anche tu provvederai a dargli
tutte
quelle cose che io non ho mai avuto.
Forse
contro gli androidi morirò ma non lo farò prima di averti detto quali sono i
miei veri sentimenti; quelli che mi impediscono di pensare a qualunque altra
cosa oltre a te per tutta la giornata e durante ogni quotidiana azione, quando
mi sveglio al mattino, quando combatto, quando mangio, quando mi riposo e
perfino quando dormo sogno di te e di noi.
Non
so se mi accetterai ancora a casa tua dopo quello che ti ho fatto ma tornerò
ugualmente; tornerò per starti vicino, per poter rivedere ancora quei tuoi
splendidi occhi azzurri e per poter vivere ogni tuo sorriso e anche se non
potrò starti accanto di persona voglio solo che tu sia felice.
Non
ho rimpianti perché ora ho capito veramente quello che voglio.
. .
. Sì, ho preso una decisione e anche se non riuscirò a dirti tutto questo,
tutti i miei tormenti, tornerò Bulma e ti proteggerò perché io ti amo e perché
sei tutto quello che ho.