__ :*: EP. II "L'ATTACCO DEI CLONI :*: __
TRAMA:
Sono passati dieci
anni dagli eventi narrati ne "La minaccia fanstasma" e ora la
tensione, in seno alla Repubblica, è sempre più evidente. Molti sistemi
minacciano movimenti separatisti, appoggiati dalla belligerante Federazione dei
Mercanti capeggiata dal misterioro ex Jedi il Conte Dooku. Padmé, che ha reso
il mandato di Regina di Naboo, ed ora opera come Senatrice, è assolutamente
contraria alla formazione di un esercito della Repubblica che vede come una
vera e propria dichiarazione di guerra ai separatisti. Le sue idee politiche le
procurano, tuttavia, molti nemici. Il film si apre, infatti, con un attentato
dinamitardo ai suoi danni, sventato dalla presenza di una sosia che viene
uccisa per sbaglio al posto suo. Il Cancelliere Palpatine si mostra molto
preoccupato e suggerisce ai Jedi di occuparsi, personalmente, della sicurezza
della Senatrice facendo esplicitamente il nome di Obi-wan Kenobi. E' così che,
dopo dieci anni, Padmé rivede sia Obi-wan che un aitante e tutt'altro che
fanfiullesco Anakin Skywalker. Il ragazzo, che adesso ha 19 anni, è il Padawan
di Obi-wan, con il quale ha instaurato un rapporto che va ben oltre quello tra
Maestro e Allievo, c’è evidente complicità e affetto tra i due, e questo fa si
che il ragazzo, a volte, esageri nella “confidenza” mettendo in discussione le
decisioni prese dal proprio Maestro che, prontamente, lo rimette in riga. E’
notte fonda, quando i due Jedi, rimasti i soli di guardia nell’appartamento
della Senatrice, discuisiscono al riguardo del possibile attentatore e, in
particolare, di politica con Obi-wan che mette in guardia il giovane dal
fidarsi troppo delle promesse dei politicanti, ivi compreso il Cancelliere
Supremo nel quale, invece, Anakin mostra di portare estrema fiducia. La loro
conversazione viene, tuttavia, interrotta bruscamente dalla percezione del
pericolo. Infatti, un droide ha perforato la difesa della stanza da letto di
Amidala ed ha ivi introdotto due sorte di vermi velenosissimi. Anakin, abbatte
gli animali con la sua lightsaber, mentre Obi-wan, balzando oltre la finestra
si aggrappa al droide dando inizio ad uno spettacolare inseguimento nella
caotica Coruscant. Anakin, accertatosi che Padmé sta bene, si affretta a
raggiungere il Maestro sequestrando, all’uopo, uno sprinteer decapottabile.
Zan, la cacciatrice di taglie che ha inviato il droide, spara a Obi-wan, che
precipita nel vuoto, e poi fugge. Anakin, sopraggiunge giusto in tempo per
recuperare, letteralmente “al volo”, il Maestro e i due, ora motorizzati,
inseguono il cacciatore di taglie. L’inseguimento è mozzafiato, con acrobazie
non indifferenti che mostrano il talento innato di Anakin come pilota, nonché
una sua certa baldanza e spavalderia, e la preoccupazione di Kenobi, non
particolarmente felice per la spericolata guida dell’Allievo. Alla fine, quando
Anakin pare avere commesso il grave errore di lasciarsi sfuggire la preda, il
giovane dimostra di avere semplicemente agito d’astuzia, lasciando credere a
Zan di averli seminati, per poi piombargli, dall’alto, direttamente sullo
spreenter, lasciando un Obi-wan perplesso circa duecento metri più in alto.
Dopo aver lottato a lungo per restare aggrappato allo sprinteer, Anakin finisce
con il perdere la lightsaber, raccolta da Obi-wan che li segue a breve
distanza, e precipita insieme a Zan nel quartiere dei locali. Qui
l’inseguimento si conclude all’interno di un locale, all’ingresso del quale
Anakin viene raggiunto a Obi-wan che gli fa una bella ramanzina. Dopo una breve
perlustrazione del locale, è Zan stessa a tentare di fare fuori Obi-wan, col
risultato di rimetterci un braccio. Quando i due Jedi cercano di interrogarla,
per scoprire il mandante dell’attentato, un misterioso individuo la uccide con
un dardo avvelenato. A questo punto il Consiglio dei Jedi decide di procedere
su due fronti. Mentre Obi-wan investigherà per scoprire l’identità del
mandante, Anakin scorterà la Senatrice Amidala su Naboo e li resterà per
proteggerla. Con l’appoggio del Cancelliere Palpatine, Anakin riesce a
convincere Padmé a partire. Tuttavia, Obi-wan è preoccupato, ritiene che il
ragazzo non sia pronto per una missione, in solitario, così importante, anche
perché è si molto preparato e potente ma le sue facoltà lo hanno reso… arrogante
ed impulsivo. Comuque sia, Obi-wan, grazie all’aiuto di un amico di nome Dex,
riesce a scoprire che chi fabbrica quei darti sono i Clonatori che vivono su
Kamino, inoltre, cercando di scoprire la locazione di questo misterioso
pianeta, rileva e fa presente a Yoda, che qualcuno ha fatto sparire i dati
relativi questo Sistema dalla Banca Dati del Tempio. Yoda si dice preoccupato
per la scoperta, giacchè solo un Jedi sarebbe stato in grado di farlo… ma per
quale ragione? Nel frattempo, Anakin e Padmé giungono su Naboo, dove la
Senatrice mette al corrente la Regina Jamillal dei nuovi sviluppi e poi,
autonomamente e senza consultare Anakin, stabilisce di andare a rifugiarsi a
nord, nella Zona dei Laghi, irritando il giovane per l’atteggiamento assunto. Quando
Obi-wan, seguendo i suggerimenti di Yoda, scova il fantomatico pianeta Kamino,
si rende conto, con enorme sorpresa, di essere atteso dai Clonatori. Questi gli
spiegano che da dieci anni stanno preparando un esercito di Cloni,
commissionato loro dal Maestro Jedi Sifo-Dyas, per conto della Repubblica. Pur
se spiazzato dalla notizia, Obi-wan sta al gioco e per capirci di più si fa
spiegare tutto dal suo ospite e scopre un immenso esercito di cloni, tutti
uguali, geneticamente modificati, di un solo individuo, il cacciatore di taglie
Jango Fett. Kenobi comprende di avere scovato la sua preda e chiede un incontro
con lui. Su Naboo, intanto, Padmé e Anakin si ritrovano in riva ad un lago,
l’atmosfera è romantica e coinvolgente ed il giovane, che già un paio di volte
ha tentato un approccio con la ragazza, incoraggiato dal fatto che pur
sfiorandole la schiena lei non si ritrae, la bacia. Un bacio da prima
ricambiato, salvo poi essere interrotto bruscamente da Padmé che se n’è già
pentita. Confuso, Anakin le chiede scusa. Dopo quell’”incidente” i due
trascorrono giornate spensierate, tra i prati di Naboo, e tra ingenue
confidenze. Anakin le chiede dei suoi ex fidanzati, salvo poi irritarsi nel
sentirne decantare le doti, poi il discorso scivola sulla politica e il giovane
manifesta, chiaramente, idee filo Palpatiane o meglio, dittatoriali. Padmé
rimane confusa da queste sue affermazioni, rendendosi conto di averla turbata,
Anakin rimedia tentando di buttarla sullo scherzo. Lasciato alle spalle il
discorso politico i due finiscono con il divertirsi come due adolescenti,
ruzzolando nell’erba. Anakin fa di tutto per attirare l’attenzione della
ragazza, ivi compreso violare il rigore Jedi facendo lo spavaldo e usando la
“Forza” per spostare gli oggetti, e tagliarle una pera. Sono trucchetti che
possono fare colpo su una ragazza… La sera stessa, davanti al romantico fuoco
di un camino, Anakin confessa a Padmé di amarla profondamente, una
dichiarazione appassionata e irruenta che la giovane non sa bene come
sostenere. Alla fine, più saggia e meno propensa a seguire gli impulsi del
momento, Padmé fa ragionare il giovane dicendogli che un amore tra di loro è
impossibile, qualunque siano i sentimenti che provano l’uno per l’altro.
Entrambi debbono seguire rigide regole, lei è una Senatrice e fin tanto che è
in carica non può avere una famiglia, lui è un Jedi al quale è proibito
stringere legami affettivi e men che meno sposarsi. Alla proposta di Anakin di
tenere la cosa nascosta, Padmé ribatte che la menzogna li distruggerebbe e il
giovane, alla fine, si arrende. Su Kamino, nel frattempo, dopo avere
incontrato, per qualche minuto, Jango Fett si convince di essere sulla strada
giusta per svelare il mistero e lo comunica al Consiglio, ricevendo l’ordine
perentorio di catturare Fett e condurlo al cospetto dei Jedi. Tuttavia, la
cattura del cacciatore di taglie si rivela alquanto impegnativa, giacchè questi
riesce a fuggire e Obi-wan è costretto a seguirlo sino su Geonosis, dopo aver
dovuto schivare, con un abile manovra, una torpedine termica e salvato la pelle
per miracolo. Su Naboo, Anakin rimane vittima dell’ennesimo angosciante incubo
riguardante la madre. Orami convintosi che si tratti in realtà non di semplici
sogni ma della visione del futuro, il giovane decide di partire per Tatooine,
alla ricerca della madre che avverte in pericolo. Padmé non solo asseconda la
scelta del giovane, ma decide di seguirlo. Mentre i due, insieme a R2-D2,
lasciano Naboo, su Geonosis Obi-wan scopre che il Conte Dooko, alle cui
dipendenze lavora Jango Fett, è in combutta con il Vice-Re della Federazione
dei Mercanti e con i Separatisti e che sta preparando un esercito di droidi da
schierare contro la Repubblica. Tornato alla navicella tenta di comunicare
direttamente con Coruscant ma la trasmittente, a lungo raggio, non funziona
così è costretto a tentare di contattare Anakin, affinchè faccia da “ponte” per
la trasmissione, scoprendo così che il giovane si trova su Tatooine. Anakin,
trovato Watto, gli chiede notizie della madre ed apprende che ella è stata
venduta ad un certo Cliegg Lars che l’ha poi liberata e sposata. Senza esitare,
Anakin si dirige dall’uomo e qui apprende una terribile notizia. La madre è
stata catturata, un mese prima, dai predoni Tursken e a nulla sono valsi i
tentativi dell’uomo di liberarla. Angosciato, Anakin lascia Padmé con la
famiglia Lars (tra cui l’acquisito fratellastro Owen) e parte alla ricerca
della madre. Quando il giovane sopraggiunge in soccorso della donna, è tuttavia
troppo tardi. Il tempo per stringerla tra le braccia, vedere il suo volto
sofferente distendersi nella gioia del reincontro, e poi vederla morire tra le
braccia. L’ira, il dolore, accecano il giovane che, senza alcun freno o remora,
uccide i predoni facendo una strage, poi ancora adirato e sconvolto fa ritorno
dai Lars con il cadavere della madre. Padmé cerca di consolare il giovane, ma
rimane sconcertata dall’ira latente che subitamente esplode in un rancoroso
sfogo sulla gelosia e invidia di Obi-wan, colpevole di frenarlo e non
permettergli di acquisire il potere, che lui sente, gli avrebbe permesso di
salvare la madre. Innanzi agli occhi allibiti della ragazza, confessa lo
sterminio dei Tursken, non solo i guerrieri ma anche donne e bambini “… uccisi
come bestie da macello. Li odio quei mostri…”. Padmé attribuisce il tutto alla
rabbia, che considera un sentimento umano, ma Anakin sa che questo sentimento è
sbagliato, non è da Jedi. Il dolore del giovane viene percepito, a distanza,
anche dal Maestro Yoda che comprende che qualcosa di grave è accaduto. Appena
sepellita la madre, sulla cui tomba Anakin giura che acquisirà il potere per
non “… fallire mai più…”, R2-D2 comunica che è arrivato un messaggio di
Obi-wan. I due ragazzi, tornati sulla nave lo trasferiscono a Coruscant e,
insieme al Consiglio Jedi e il Cancelliere Palpatine, apprende dei piani di
Douku e, ancora più preoccupante, assiste al ferimento e cattura del Jedi.
Nonostante Maestro Windu, imponga ad Anakin di restare su Tatooine, per
proteggere la Senatrice, Padmé lo costringe, di fatto, a seguirla su Geonosis
nel tentativo di salvare Kenobi. Quest’ultimo, tenuto prigioniero, ha un
incontro interessante con il Conte Dooku (che si scopre essere stato il Mestro
di Qui-Gon Jinn) che gli rende noto che il Senato Galattico è corrotto e sotto
il controllo del Sigh Darth Sidius, proponendogli un’alleanza contro di esso.
Kenobi rifiuta e viene condannato a morte. Nel frattempo, Anakin e Padmé,
insieme ai droidi C3-PO (era stato acquistato anche lui dai Lars) e R2-D2
giungono su Geonosis e immediatamente si ficcano nei guai. Caduti, per puro
caso, proprio all’interno della gigantesca fabbrica dei droidi, finiscono con
il venire catturati a loro volta. Così com’è avvenuto per Obi-wan la condanna a
morte è inevitabile. Sul carro che li condurrà nell’Arena delle Esecuzioni,
Padmé confessa ad Anakin di essere perdutamente innamorata di lui, mandando al
diavolo i propositi di ignorare i propri sentimenti. I due si baciano, convinti
di essere giunti alla fine. Legati a dei pali, i tre (c’è anche Obi-wan) stanno
per essere divorati da mostruose creature, tuttavia sono lungi dal volersi
arrendere. Obi-wan è alle prese con una sorta di ragno-mantide gigante, Padmé
con una sorta di tigre-lupo e Anakin con una specie di rinoceronte un po’
troppo cresciuto. Mentre Padmé si mette al sicuro sulla cima del palo
sacrificale, Obi-wan si libera della catena e scansa le chele del mostro,
mentre Anakin usa la “Forza” per ammansire il rinoceronte. Dopo una serie di
mirabolanti acrobazie i tre si ritrovano a dorso del rinoceronte, ormai sotto
il controllo del padawan, fatto salvo l’ingresso di droidi da combattimento.
Sembra tutto perduto ma l’improvviso arrivo di Maestro Windu e dei Jedi, fa
scatenare una mega rissa tra droidi e Jedi, dai connotati epici, scontro in cui
muore Jango Fett, davanti agli occhi scioccati del figlio (un clone non
modificato geneticamente) Boba. Nonostante il loro coraggio, tuttavia, i Jedi
sono in netta minoranza e presto sono messi alle corde, solo l’arrivo
tempestivo delle truppe dei Cloni, guidate da Maestro Yoda (era andato a
prendersele su Kamino) consente il salvataggio dei superstiti. Ora la battaglia
si sposta in campo aperto, i Cloni, guidati dai Jedi, contro i droidi d Dooku.
Rendendosi conto di essere, ormai, in minoranza si appresta ad abbandonare
Geonosis con i piani di costruzione della “Morte Nera”. La navetta trasporto su
cui si trovano Anakin, Obi-wan e Padmé intercetta la moto-sprinter di Dooku, ma
viene colpita da due navi di copertura e Padmé cade fuori, finendo su una duna
di sabbia. Anakin vorrebbe far scendere la nave per soccorrerla,
infischiandosene di Dooku e della missione, fortunatamente Kenobi riesce a
farlo ragionare e i due proseguono l’inseguimento, sino all’hangar principale.
Qui, un alterato Anakin, si avventa imprudentemente contro Dooku, venendo
folgorato da una micidiale scarica di energia, l’essenza del “lato oscuro”.
Anakin è fuori gioco, e Obi-wan si ritrova ad affrontre Dooku da solo, ma non
ha il potere per batterlo e il loro duello è di breve durata. Ferito ad una
spalla e ad una gamba, Obi-wan è alla mercè dell’avversario. A salvarlo il
tempestivo intervento di Anakin, tutt’altro che disposto a lasciar perdere.
Adesso si apre il duello tra Dooku e Anakin, che pur se abile con la
lightsaber, finisce con l’essere sconfitto, con tanto di amputazione del
braccio destro. Un nuovo arrivo, tuttavia, impedisce a Dooku di terminare
l’opera. Maestro Yoda si prepara ad affrontare il proprio vecchio padawan. Lo
scontro è epico, sia quando mettono in campo la “Forza” sia quando usano la
lightsaber, tuttavia Dooku gioca sporco, usando la Forza per scagliare una
colonna contro Obi-wan e Anakin, bloccati a terra. Yoda rinuncia così allo
scontro per salvare i due e Dooku riesce a fuggire. Lo ritroviamo, più tardi,
su Coruscant, in una fabbrica abbandonata, al cospetto del misterioso Sith
Darth Sidius. Qui gli consegna i piani della “Morte Nera” e lo informa che
finalmente la “Guerra dei Cloni” è iniziata. Nella sala del consiglio dei Jedi
Kenobi, Windu e Yoda discutono degli ultimi avvenimenti, mentre Anakin, che ha
accompagnato la Senatrice Amidala su Naboo per conto del Consiglio,
segretamente si unisce in matrimonio con lei…