Il grande sogno di Maya
(Manga)

Volume n. 46


Credits: “Il grande sogno di Maya” (Glass no kamen) è copyright di Suzue Miuchi e di quanti aventi diritto alla divulgazione e diffusione del medesimo. Quanto postato in queste pagine è assolutamente a scopo di diletto e per condividere una passione per questo splendido manga e invogliare chi non lo conosce a tuffarsi tra le sue splendide atmosfere, il tutto senza alcun fine di lucro.
Per la sinopsi ringrazio sentitamente Luna.L’immagine è una cover del volumetto edito dalla ORION, per gentile concessione del sito Maya Garasu no Kamen.

Ayumi, guidata dalla madre Utako, si sottopone ad estenuanti allenamenti al fine di apprendere a muoversi e a recitare senza l’ausilio della vista. Deve imparare ad utilizzare i sensi rimasti attivi, per riuscire a recitare senza che nessuno si accorga della sua menomazione.
Intanto Maya continua le prove per la Dea Scarlatta negli edifici della Kid’s Studio insieme agli altri attori, cercando d’impossessarsi della visione del mondo della Dea.
Ad osservare le prove sopraggiunge la signorina Shiori Takamiya. La donna non ha alcun dubbio: Masumi, suo futuro sposo, altri non è che l’Ammiratore segreto di Maya che l’ha sostenuta fino a quel momento; la sola perplessità è se tale attaccamento sia dovuto al fatto che la giovane sia la protagonista della Dea Scarlatta, o se invece non sia dovuto a ben altri sentimenti nei suoi confronti; ad ogni buon conto, Shiori è decisa ad interrompere per sempre il legame che unisce il suo fidanzato a Maya.
Gli attori sospendono le prove per una pausa e Maya viene avvisata che Shiori Takamiya è lì per vederla. E' a questo punto che Shiori chiede a Maya di poterle parlare in privato. Le due donne si allontanano dalla sala prova e si recano nel caffè poco distante. Qui Shiori ostenta il suo anello di fidanzamento e Maya ne riconosce la bellezza e anche la dimensione della pietra. Infine, Shiori spiega il motivo della sua visita: la donna prega Maya, nel caso in cui lei ereditesse i diritti della Dea Scarlatta, di farla rappresentare dalla Daito Art Production; lei si rende indubbiamente conto che le motivazioni dell’astio di Maya verso Masumi sono legittime a causa di quanto avvenuto alla sua povera madre, ma la prega di perdonarlo promettendole che, come futura moglie di Masumi, lei non gli consentirà più di ostacolarla e le chiede di crederle se dice che Masumi, nonostante le apparenze, è veramente una persona di buon cuore. Maya, abbassando gli occhi, annuisce dicendo che sa bene che in realtà il signor Hayami è una brava persona. Ciò lascia del tutto basita la sua interlocutrice: Shiori Takamiya, spesso spettatrice degli scontri tra Maya e il suo fidanzato, ha sempre ritenuto che lei lo ritenesse un uomo senza cuore e invece ora ne riconosce delle buone qualità. Nel frattempo, sopraggiunge il collaboratore di Shiori che le ricorda che è ora di andare; anche Maya ha fretta di ritornare allo studio e si appresta ad alzarsi; Shiori fa il gesto di trattenerla e, nel mentre, la borsa di Maya si rovescia e la donna, mentre l’aiuta a raccogliere gli oggetti sparsi sul pavimento, ripone nella borsa della ragazza il suo preziosissimo anello di fidanzamento. Tornando a casa, Shiori tacita i sensi di colpa dicendo a sé stessa che farà qualunque cosa pur di scacciare Maya dal cuore di Masumi.
A tarda sera, rientrata a casa, Maya si accorge dell’anello di Shiori e ne rimane stupita. In quel mentre, Shiori chiede ai suoi collaboratori di chiamare Masumi al telefono pregandolo di recarsi nella residenza dei Takamiya perché deve assolutamente chiedergli scusa. A Masumi, che prontamente si reca a casa sua, Shiori recita alla perfezione la parte che si è prefissa: si dichiara disperata di aver smarrito il suo anello di fidanzamento; finge poi di ricordare che, fino al momento in cui era stata con Maya, era certa di averlo ancora. Spiega di aver incontrato la ragazza per perorare la causa di lui, ma che Maya era rimasta affascinata dal suo anello tanto che a parlarne le brillavano gli occhi; ma si schernisce subito, dicendo che non è possibile che sia stata lei a sottrarglielo. Masumi cerca di consolarla abbracciandola, ma assicura che Maya non avrebbe mai fatto una cosa simile.
La mattina dopo la giovane, con l’anello nella borsa, si reca alla residenza dei Takamiya per restituire l’anello ma Shiori si trova al Beaming Palace Building ed è qui che Maya la raggiunge.
La donna è intenta a provare l’abito da sposa. Al vederla, Shiori le chiede cosa pensa del suo vestito e Maya è sinceramente ammirata dalla ricchezza dell’abito e di quanto le doni. A quel punto Shiori ha l’idea di fare merenda e di farsi portare del succo di mirtillo. Maya apre la sua borsa, ma non fa in tempo a dirle il motivo della sua visita che Shiori le chiede di portarle vicino il bicchiere. La perfida donna, sentendo il rumore dei passi di Masumi, finge un malore e si lascia cadere su Maya, facendo in modo che il bicchiere, con il suo contenuto, cada sul vestito, proprio mentre sopraggiunge l’uomo che crede che la ragazza abbia voluto nuocere a Shiori. Com’è naturale, egli si adira moltissimo e a nulla servono le giustificazioni di Maya, mentre Shiori inscena la sua parte: difende la ragazza dicendo che lei non c’entra nulla; ma Masumi non sente ragioni e continua ad inveire su Maya. In quel momento, un uomo del seguito le impone di andarsene e la dama di compagnia di Shiori le porge la borsa dalla quale cade l’anello della donna. Ciò contribuisce ad aumentare i sospetti di Masumi: egli infatti pensa che la ragazza voglia far del male a Shiori per colpire lui e la veemenza delle sue parole, fa pensare a Maya ch’egli sia veramente innamorato di Shiori. La giovane fugge in lacrime e Shiori assapora la sua vittoria.
Più tardi Mizuki, la segretaria di Hayami, sentita Maya,discute con Masumi, osservando che sarebbe incomprensibile il comportamento di Maya nei riguardi di Shiori e sostiene che il suo intuito le dice che c’è qualcosa di poco chiaro. Masumi è perplesso.
Il giorno dopo Mizuki si reca nella residenza Takamiya per recare un omaggio di Masumi; guidata dalla cameriera, la donna attraversa la sala e vede diversi uomini alle prese con splendidi fiori; la cameriera le spiega che, una volta al mese i fioristi vengono a cambiare i fiori di tutta la casa. In quel momento, entra Shiori che nota, tra i mazzi floreali, delle rose scarlatte. Si avvicina e, prendendo una cesoia comincia a recidere una per una le rose scarlatte ; infine, rivolgendosi ai fioristi, raccomanda loro di ricordarsi bene che lei odia le rose scarlatte. Mizuki, osservando la scena, rimane sconvolta.

In quei giorni hanno termine le estenuanti esercitazioni di Ayumi e Utako per rendere la ragazza abile a muoversi in un mondo buio, senza renderne consapevoli coloro che la circondano. Alla fine, i risultati ottenuti premiano la costanza delle due donne: Ayumi impara a riconoscere gli oggetti a seconda del suono che producono, del loro odore, dello spostamento dell’aria che provocano e arriva a “guardare i rumori” voltando il capo e indirizzando lo sguardo verso di essi. Ora è tempo di tornare a casa, a Tokyo; Ayumi dovrà imparare a muoversi e a recitare senza l’ausilio della vista: alcuni studi cinematografici della Daito nella periferia della capitale, sono adatti al caso. Qui, lontano da occhi indiscreti, la ragazza, guidata dalla madre, impara ad esprimere la sua recitazione confrontandosi con la sua nuova realtà.

Maya continua le prove: quanto accaduto con Masumi Hayami la spinge ad impegnarsi maggiormente per farsi apprezzare da lui sul palcoscenico. E’ in quel momento che la ragazza riceve da un fattorino un pacchetto con una rosa scarlatta. Maya lo apre e rimane folgorata da quanto vede: l’album da lei aveva regalato a Masumi le viene restituito a brandelli accompagnato da un biglietto in cui il suo Ammiratore le scrive dicendole che quella è l’ultima rosa che riceverà da lui poiché è rimasto deluso da lei e non andrà mai più a vedere un suo spettacolo. Maya, stringendo al petto quanto resta del suo album, fugge via disperata. Sakurakoji vorrebbe inseguirla, ma viene trattenuto dal regista Kuronuma, che gli impone di lasciarla da sola, poiché qualunque emozione vissuta da un attore viene messa a frutto nella recitazione. Il regista però rimane perplesso dall’accaduto.
Intanto, in quei giorni, Masumi è subissato . all’indirizzo del suo ufficio, da telefonate e lettere anonime minacciose di gente che vuole attentare alla sua vita. Mizuki ritiene che si tratti della Compagnia della Hokuto Production, gente molto pericolosa e perciò raccomanda a Masumi di fare molta attenzione.
Il Presidente della Daito Art Production è anche pieno d’impegni di lavoro che si susseguono in modo incalzante che spesso lo costringono a non ottemperare ai suoi obblighi di fidanzato: una riunione, prolungatasi oltre il previsto, lo porta ad annullare l’impegno di accompagnare Shiori ad una mostra d’arte. E’ compito di Mizuki recarsi al museo per avvertirla; la donna, fragile di nervi, ha un malore e prega Mizuki di andare in macchina a prendere le sue medicine e portargliele nella sala d’attesa del museo Konagai. Sulla macchina di Shiori, Mizuki rinviene brandelli di foto dell’album di Maya e un sospetto comincia a farsi strada nella sua mente.
Maya intanto non si rassegna all’abbandono del suo Ammiratore; non comprende da cosa sia stato deluso: forse dalla storia dell’anello e dell’abito da sposa? Ma, da quel biglietto e dal dolore che ha invaso il suo cuore, Maya comprende quanto lei tenga a Masumi Hayami, l’amore che la lega a lui, del quale, lei stessa, ignorava l’entità.
Arriva così all’imponente edificio della Daito e attende che l’uomo esca per parlargli.
Masumi è ancora seduto al suo tavolo di lavoro quando sopraggiunge Shiori: la donna si mostra molto dispiaciuta del fatto che il suo fidanzato non abbia avuto tempo di accompagnarla alla mostra perché, veramente, teneva molto ad assistervi in sua compagnia e che teme sinceramente ch’egli pensi di più al suo lavoro che non a lei. Masumi si scusa di quanto è avvenuto, ma lei deve cercare di comprendere che lui ha molti impegni anche se riconosce che, preso dal lavoro, lui l’ha un po’ trascurata ma promette che la prossima domenica la dedicherà solo a lei; ma è tempo di andare e di accompagnarla a casa. In quel momento, Shiori si accorge di aver dimenticato in bagno il suo rossetto e deve andare a riprenderlo; pertanto, chiede a Masumi di aspettarla nel parcheggio. L’uomo esce dagli uffici e trova Maya ad attenderlo. Masumi è molto contrariato dal fatto che lei sia lì, considerato che è notte fonda; ma la ragazza aveva proprio bisogno di parlargli e di spiegargli che lei non c’entra nulla con la sparizione dell’anello; comprende bene che lui abbia difficoltà a crederlo, poiché lei lo ha sempre trattato male ma che, veramente, lei non ha mai inteso far del male né alla sua fidanzata né a lui, poiché Masumi per lei è una persona importante e speciale…a questo punto la ragazza comprende di aver detto troppo, le lacrime cominciano a scorrere sul suo viso e si volta tentando di sfuggirgli, ma è facilmente raggiunta da Masumi che l’afferra per un braccio e le chiede con ansia il perché delle sue parole e delle sue lacrime e il motivo reale per cui lei voleva parlargli. Sembrerebbe essere venuto il momento delle spiegazioni ma, in quel momento i due vengono affrontati da alcuni brutti ceffi armati di mazze da baseball…sicuramente i personaggi pericolosi da cui Mizuki lo aveva raccomandato di stare in guardia…gente senza scrupoli, disposta a tutto! Masumi comprende bene chi sia quella gente e intuisce che sia stata ingaggiata dalla Hokuto Production; dice subito a Maya di andarsene, ma uno dei delinquenti afferra la ragazza e le punta un coltello alla gola…lei deve rimanere, potrebbe andare a chiamare aiuto. Masumi, allora, parte al contrattacco…non devono toccare Maya, che è un’attrice e promette loro la sua vendetta implacabile se solo le faranno un graffio…sferra un pugno contro l’uomo che tiene Maya prigioniera e le fa scudo con il suo corpo. Questo scatena la rabbia dei malviventi che iniziano a colpirlo senza pietà, mentre Maya è al sicuro tra le sue braccia. Shiori, nel frattempo, sta per uscire, ma nota, dalla grande porta a vetri cosa stia accadendo ed è spaventata ma, al contempo, sconvolta dal fatto che Masumi protegga, a costo della propria vita, l’incolumità di Maya. La ragazza, dal canto suo, e nel modo più crudo, comprende che Masumi non è cambiato…la sta proteggendo a costo di farsi uccidere…non può essere lui ad aver stracciato le sue fotografie…ignora chi possa essere stato…ma certo non lui!
Nessuno ascolta le urla disperate di Maya…le strade sono deserte…finalmente Shiori si ridesta dai suoi pensieri e comincia a gridare aiuto anche lei. Finalmente, un uomo della sorveglianza si avvicina correndo e i brutti ceffi si allontanano. Masumi fa appena in tempo ad accertarsi che Maya non è stata in alcun modo ferita prima di accasciarsi al suolo privo di sensi.
L’uomo viene trasportato sul divano del suo studio. Shiori, dopo l’accaduto, ha perso i sensi ed è ricoverata in infermeria in attesa del suo medico personale; l’uomo della vigilanza lascia Maya da sola con Masumi, per andare a far compagnia alla signorina Shiori. Maya contempla il volto dell’essere a lei più caro al mondo e comprende che è quello il vero volto che il suo Masumi nasconde sotto la maschera di uomo cinico e senza cuore; piangendo, con il suo fazzoletto gli asciuga il sangue dal viso e gli dà un bacio sulla fronte. Ed è a questo punto che, quasi senza accorgersene, Maya comincia a pronunciare le parole di Akoya al suo Isshin quando gli proclama il suo amore. Masumi è semicosciente e si rende conto che Maya sta piangendo ma, a tratti confonde lei con Akoya ma avverte che lei sfiora le sue labbra con un bacio, prima di dileguarsi. In quel momento si sveglia e Shiori è accanto a lui; Masumi le chiede di Maya e Shiori, mentendo, gli racconta che non si è fatta nulla grazie a lui, ma che è fuggita in preda al panico quando lui è svenuto. Masumi è sollevato dalla notizia che la ragazza non si sia fatta nulla. Ma non sa che, in realtà, Maya è stata scacciata da Shiori e che lei è rosa dalla gelosia: Masumi, durante il suo sonno agitato, non ha fatto altro che chiamare il suo nome e la donna giura a sé stessa che farà in modo che lui la dimentichi del tutto; ma né Masumi, né Shiori si accorgono del fazzoletto di Maya, intriso di sangue, che la ragazza ha abbandonato nella stanza.
Maya, la mattina dopo, si reca alle prove e il suo animo è decisamente sollevato rispetto al giorno prima. Il suo Masumi è salvo e ora lei sa che lui non l’ha mai abbandonata. E’ questo ciò che dice a Sakurakoji che si dimostra lieto di vederla rasserenata. Gli rivela, infatti, la sua ferma convinzione che non può essere stato lui a distruggere e a rimandarle il suo album di fotografie; il loro dialogo viene udito dal regista Kuronuma che si dice d’accordo con Maya e la incoraggia a stare tranquilla, perché presto la verità verrà a galla; inoltre la incita a fare tesoro dell’esperienza vissuta che potrà tornarle utile per rendere la sua recitazione sempre più realistica. Maya riflette su questo e, in principal modo, su quando ha visto il suo Masumi riverso sul divano e ha recitato le battute di Akoya solo per lui: il sentimento della Dea Scarlatta verso il suo Isshin è quello di Maya verso Masumi.

Proseguono al contempo le prove estenuanti di Ayumi sotto la guida ferrea di Utako: le due donne non si concedono tregua.

Intanto Masumi non riesce a dimenticare quanto è accaduto quella notte e rivive in sogno quanto Maya gli ha detto mentre lui era semicosciente; l’uomo però scambia il tutto per fantasticherie. La mattina di quel sabato, sveglio a tarda ora, a Masumi viene consegnato un mazzo di fiori da parte di Shiori, accompagnato da un biglietto; la donna lo invita a visitare un posto bellissimo; lei sa bene che si recherà in ufficio, sebbene sia sabato, ma gli manderà una macchina verso le cinque del pomeriggio pregandolo di non mancare, ma di non portare con lui il cellulare, così da non essere disturbati. Masumi pensa che si tratti dell’opera lirica di cui lei gli aveva parlato.
Hijiri, sotto le vesti di giornalista, sta per recarsi agli Studios per vedere Maya e sapere come stiano andando le prove e, casualmente, sente un dialogo di due amiche della ragazza che parlano dell’episodio dell’album strappato e del suo stato d’animo nel momento in cui ha ricevuto il pacchetto. Hijiri ne è sbalordito e chiede delucidazioni alle ragazze, servendosi della sua copertura di giornalista del settimanale Eleven; infine, si reca da Maya e, nonostante le domande mirate anche se non esplicite, la giovane si dimostra serena e questo aumenta lo stupore di Hijiri, ora che conosce l’accaduto; improvvisamente, una delle colleghe di Maya viene a chiamarla: il regista desidera parlarle. Hijiri fa il gesto per andarsene ma Maya lo trattiene per un braccio e gli rivolge uno sguardo sincero e appassionato, mentre lo prega di dire al suo Ammiratore che, qualunque cosa accada, lei crede in lui. Hijiri rimane affascinato dalla carica vitale della ragazza e comincia a comprendere il perché dell’attaccamento del suo capo verso Maya.
Il signor Kuronuma è seduto a parlare con la signora Takigaiwa, un’anziana signora che cura gli interessi di Shori Takamiya. La signora chiede che, da quel momento in poi, Maya non si avvicini più né alla sua cliente né al suo fidanzato, a causa del suo comportamento sconsiderato dimostrato nei giorni precedenti; se ciò non avverrà, si ricorrerà alle dovute misure giudiziarie; naturalmente, a nulla valgono le proteste d’innocenza di Maya; inoltre, Shiori invia, per suo tramite, un assegno al regista e a Maya, da ripartirsi in ugual misura e, promette al regista, che se si adopererà nel tenere Maya lontana dai due verrà ricompensato con contributi tali a sostenere i suoi lavori futuri. L’anziana signora lascia la stanza e Kuronuma apre la busta e rimane folgorato: l’assegno ammonta a ben dieci milioni di yen. Il regista è furibondo e intima a Maya di andare a restituire l’assegno a Shiori Takamiya, spiegandole bene il motivo del suo rifiuto, poiché accettarlo significherebbe, per lei ammettere di aver torto e, per lui, ad accettare un tentativo di corruzione. Il regista, senza indugio, chiama la residenza dei Takamiya e, saputo dove raggiungere Shiori, dà l’indirizzo a Maya: a bordo della nave da crociera Astoria.
Masumi Hayami è in ufficio e sta aspettando la macchina mandata da Shiori che venga a prenderlo; il portiere, vedendolo, gli consegna un fazzoletto intriso di sangue rintracciato nel suo ufficio dall’addetto alle pulizie; Masumi sa che non può essere di Shiori e, subito, si fa presente alla sua memoria il volto di Maya chino su di lui, a detergergli il sangue; ma non ha il tempo di soffermarsi su quel pensiero: la macchina che attendeva è arrivata.
Shiori si sta recando all’appuntamento con Masumi a bordo dell’Astoria: l’uomo non lo sa, ma Shiori ha organizzato per entrambi una romantica crociera notturna per rafforzare, in qualunque modo possibile, la loro unione; ma un fatto imprevisto sopraggiunge a intralciare i suoi piani: la macchina su cui viaggia la donna si trova bloccata nel traffico, a causa di un incidente, e lei non può avvisare Masumi dato che gli aveva raccomandato di lasciare a casa il cellulare. La donna non riuscirà a giungere in tempo prima che la nave parta.
Masumi è giunto al porto, in prossimità della nave; l’ autista gli consegna il suo biglietto avvisandolo che presto arriverà anche Shiori.
Maya è salita nel frattempo sulla nave e cerca, eludendo la sorveglianza che non può far passare chi non ha il biglietto d’imbarco, di trovare Shiori per consegnarle l’assegno: è difficile però orientarsi su una nave così grande.
Masumi, dal canto suo, viene accompagnato da un membro del personale della nave nella sua cabina: una royal suite matrimoniale, che gli comunica che, nonostante l’Astoria sia specializzata in viaggi all’estero, questa volta partirà per una crociera che durerà una sola notte. Masumi comprende immediatamente il piano di Shiori e, adducendo al ricordo di un impegno improvviso, manifesta la sua intenzione di scendere; il suo interlocutore però lo avverte che ciò è impossibile, perché la nave sta per salpare. In quel momento i due uomini sono attirati da un vociare concitato: Maya è stata bloccata da due membri del personale che non intendono farla passare, nonostante lei dica che deve solo vedere una persona. Quando i due si guardano sono sbalorditi per la presenza l’una dell’altro a bordo della nave. L’accompagnatore di Masumi rassicurato dal fatto che l’uomo dimostra di conoscere la disturbatrice, impone agli altri due di ritornare al proprio posto.
Maya e Masumi, increduli, sono ora soli, l’uno di fronte all’altra.

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