Il grande sogno di Maya
(Manga)

Volume n. 45


Credits: “Il grande sogno di Maya” (Glass no kamen) è copyright di Suzue Miuchi e di quanti aventi diritto alla divulgazione e diffusione del medesimo. Quanto postato in queste pagine è assolutamente a scopo di diletto e per condividere una passione per questo splendido manga e invogliare chi non lo conosce a tuffarsi tra le sue splendide atmosfere, il tutto senza alcun fine di lucro. L’immagine è una cover del volumetto edito dalla ORION, per gentile concessione del sito Maya Garasu no Kamen.

La Sig.ra Tsukikage registra lo strano imbarazzo che permea la stanza e i due ospiti. Chiede ad entrambi la ragione per la quale hanno voluto farle visita ma mentre Maya cerca una scusa Masumi si riprende subito e afferma di essere passato solo per sincerarsi sulle sue condizioni di salute.
Quando Chigusa dice chiede ancora a Maya come ha fatto a sapere dove trovarla la giovane risponde, con ingenuità, che è stato un signore molto simpatico, che ha incontrato tre volte per caso, costretto su una sedia a rotelle. Il "simpatico e gentile", terminologia usata da Maya fa cambiare idea sia a Masumi che Chigusa che per un attimo hanno temuto si potesse trattare di Eisuke Hayami (in realtà non sbagliano).
La conversazione viene poi gestita da Chigusa che di fatto intrattiene Masumi sull'argomento Matrimonio e sul fatto che a seguito del medesimo diverrà un uomo estremamente potente e forse avrà meno tempo per dedicarsi alla Dea Scarlatta. Lui risponde serafico che forse il matrimonio gli fornirà il potere necessario. Maya, scossa nel sentir parlare del matrimonio dell'uomo con Shiori impallidisce. Masumi con gentilezza avvicina una mano per tastarle la fronte, preoccupato che possa stare male, ma Maya reagisce di malo modo dichiarando che non sopporta più il suo atteggiamento falsamente gentile. Confessa alla Tsukikage che era andata lì per chiedere informazioni sulle "anime gemelle" ma tanto non importa più perchè ha capito che non esistono. Non per lei. Poi turbata fugge letteralmente dalla casa.
La Sig.ra Tsukikage dice a Masumi che evidentemente Maya continua a detestarlo e lui si dice concorde anche se pare turbato e triste. Rimasti soli Chigusa gli chiede la vera ragione della sua visita e lui confessa che era la stessa di Maya ma la donna non gli crede.

Ayumi si risveglia in ospedale, occhi bendati e flebo al braccio e quando rammenta cosa è successo vorrebbe tornare immediatamente alla sala prove e il medico è costretto a farle somministrare dei tranquillanti perchè deve assolutamente riposare. La ragazza però è ostinata e appena sola fugge dall'ospedale.

Il giorno dopo a Villa Hayami Eisuke e il figlio hanno una discussione riguardo la Dea Scarlatta e Masumi si trova a pensare quanto in realtà siano simili loro due. Innamorati di qualcuno per averlo visto recitare. Prima di andare in ufficio, tuttavia, chiede con non-chalance al padre se gli piacciono i parfait e l'uomo si finge indignato per la domanda. Rimasto solo il vecchio Hayami riflette sulla perspicacia del figlio e sul talento di Maya che, forse, ha sottovalutato.

Al Kid's Studios proseguono le prove ma Kuronuma non è per niente soddisfatto né della performance di Maya che pare ripetere le battute senza in realtà "comprenderne" il significato mentre Sakurakoji è forzato, tende a strafare. Decide per una "prova" alternativa, portando con sé i due ragazzi e Tobe che interpreta Kusunoki. Li conduce così in un bar e dopo avere offerto loro ciò che preferiscono chiede che si mettano a recitare le battute, dei rispettivi personaggi, nel modo più naturale possibile. Infatti, se saranno troppo teatrali la gente se ne accorgerà. Un po' perplessa Maya e Tobe iniziano a provare il loro dialogo sulla vita e la guerra e, sorprendentemte, passa per una banale conversazione nonostante la profondità dell'argomento trattato e senza perdere minimamente in autenticità. Soddisfatto Ryuzo porta poi tutti su di un affollato cavalcavia ed ora chiede a Yu e Tobe di recitare la loro parte. I due giovani sperimentano così una comprensione maggiore dei sentimenti che caratterizzano i loro personaggi. Kuronuma spiega loro che tutto ciò è possibile in quanto hanno adattato le battute alla realtà di tutti i giorni, la "loro" realtà. Ora che hanno appreso come "vivrebbero" quelle battute e quegli eventi se fossero nel "presente" devono imparare a renderli nel "presente" storico del dramma. A questo punto si traferiscono tutti al Belvedere della Municipalità di Tokyo, una struttura avveneristica. Qui il regista chiede a Maya di recitare le battute della Dea Scarlatta provando a capire da che "punto di vista" ella consieri l'umanità. Le fa un esempio concreto dicendole come alcuni astronauti, guardando la Terra dallo spazio, abbiano detto del loro pianeta che esso stesso è un'unica vita. Maya inizia a porsi domande su come comprendere questo aspetto della Dea e fissa il panorama. Lentamente in lei prende forma una nuova consapevolezza della Dea e anche Tobe, che l'affianca nella recitazione è molto più naturale di quanto non fosse accaduto in sala prove. Li spinge a continuare mentre scendono sino all'enorme piazzale circolare e qui Maya fa una scoperta sulla Dea, per lei "ogni essere di questo mondo che segue le leggi divine ha diritto alla vita sia esso un essere umano o l'universo intero". Kuronuma spiega loro come le linee austere dei palazzi creino tensione mentre l'ampio spiazzo dia senso di uno spazio vivo il tutot per far loro comprendere come lo spazio che hanno a disposizione sul palco va sfruttato in ogni sua sfumatura. Conduce poi il gruppo sempre più sopreso e incuriosito davanti ad una strana fontanta chiamata "Tempio dell'Acqua". Qui chiede a loro di dire cosa "vedono". Sakurakoji ha l'impressione di vedere il cosmo. L'acqua è racchiusa da una struttura composta da tre figure geometriche elementari: triangolo, quadrato e cerchio e chiede a Maya di considerare il Tempio come quello del Dio Ryujin. Poi fa spostare tutti al lato opposto davanti ad una strana scultura a forma di cerchio al centro vuota. Guardando meglio i ragazzi notano come attraverso essa si veda, sullo sfondo il "Tempio dell'Acqua". Kuronuma in questo modo ha sintetizzato lore l'essenza della storia della Dea e la sua visione del mondo. Al centro del mondo c'è Dio, il mondo esiste intorno perchè è da lui concesso e ogni essere che segue la legge divina ha diritto alla vita in eterno. Finalmente Maya ha capito il punto di vista della Dea. Terminato con Maya, il regista si focalizza su Sakurakoji. Questi però ha difficoltà a comprendere una battuta chiave di Isshin e Kuronuma lo riprende dicendogli che finchè non avrà capito cosa significa vivere e morire per Isshin non sarà in grado di capirlo. E' fondamentale che i due giovani scoprano la "visione del mondo attraverso il concetto di vita e morte" della Dea per Maya e del Buddha per Sakurakoji perchè altrimenti non potranno recitare la scena finale.

Anche Ayumi è impegnata nella proprie prove anche se spesso è circondata solo da figure poco distinte nell'ombra tanto che non si accorge di incrociare Peter Hamill lungo il corridoio ma l'uomo è perplesso dalla sua reazione.

Mentre si esercita nello scolpire, seguendo il suggerimento di Kuronuma, Yu continua a ripetere la parte che gli risulta ostica. Davanti ad un altarino ove si brucia incenso per le anime dei defunti finalmente afferrà l'amore di Isshin. Certo, "la morte non è la fine di tutto" perchè quello che conta è l'anima ed essa vivrà in eterno ed è l'anima, la vita eterna, che le statuette del buddah da lui scolpite rapprentano.

Masumi, nel frattempo, si è recato al Palazzo Municipale ed osserva il lugo che è stato, poche ore prima, teatro delle prove di Maya e confuso si domanda perchè si è recato lì ma non si accorge di essere stato seguito da Shiori che giura a se stessa che estirperà Maya dal suo cuore a qualsiasi costo.

Ayumi nel frattempo, recatasi all'ospedale per un controllo, scopre che se non si sottoporrà al più presto ad un intervento chirurgico perderà per sempre la vista ma questo equivarrebbe a rinunciare alla Dea Scarlatta. La giovane, con una risolutezza che sconvolge la tata e il medico, dichiara che non le importa ma ora non può rinunciare al suo sogno, al ruolo per il quale ha sempre lottato. Chiede al medico di trovare il modo di contenere i danni alla vista sino a dopo la "Rappresentazione di Prova", solo allora lei sarà disposta a farsi operare. Testarda prova al buio nel teatro ma si rende conto che la sua recita è molto legata alla danza e all'agilità dei movimenti e si domanda come sopperire all'handicap. Decide così di partire e recarsi alla Villa del Nonno. Utako, preccupata raggiunge la figlia che cerca di minimizzare l'accaduto ma la donna riesce a scoprire la gravità della situazione. Tenta in tutti i modi di far ragionare la figlia, compreso supplicarla in lacrime, ma davanti alla sua ferrea e inamovibile decisione di interpretare la Dea Scarlatta decide di fare l'unica cosa che è sua facoltà di fare, aiutarla insegnandole come "vedere" con gli altri sensi. Dopo aver convinto Onodera a cambiare il piano delle prove di Ayumi si chiude in casa con lei e inizia a usare tutto ciò alla quale la ragazza può attingere per aiutarla. Vede ombre, deve imparare a sfruttarle. Non deve essere inaturale nei gesti e a più riprese la costringe a cercare di afferrare con grazia un cucchiaino. Deve poi assolutamente evitare di fissarla con uno sguardo spento, non deve dare l'impressione di non vederci. Per aiutarla a farlo la costringe gettando oggetti per tutta la casa a seguire con gli occhi il "rumore" che gli oggetti fanno. Poi, la sottopone ad un'ultima prova, quella di riprendere il cucchiaio ma in realtà al posto di esso sta usando un coltello. Ayumi si accorge che glielo porge dal lato della lama tagliandosi. La madre le spiega che questo è uno dei pericoli ai quali andrà incontro a salire su un palco senza vedere e che è il caso di arrendersi ma Ayumi afferra il coltello senza esitazione, a palesare che non mollerà mai.

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