Credits: “Il grande sogno di Maya” (Glass no kamen) è copyright di Suzue Miuchi e di quanti aventi diritto alla divulgazione e diffusione del medesimo. Quanto postato in queste pagine è assolutamente a scopo di diletto e per condividere una passione per questo splendido manga e invogliare chi non lo conosce a tuffarsi tra le sue splendide atmosfere, il tutto senza alcun fine di lucro. L’immagine è una cover del volumetto edito dalla ORION, per gentile concessione del sito Maya Garasu no Kamen.
Arriva
il momento per le due ragazze di interpretare
“l'acqua”. Maya ha
capito il “cuore di Ryujin, il Dio dell'Acqua, l'acqua che
dà la
vita. Le giovani devono esibirsi anche innanzi a giornalisti giunti
dalla città ma la cosa non le turba. La prima a iniziare
è Ayumi.
La giovane decide di interpretare la “Sirenetta”.
L'agilità che
essa usa in acqua la fa realmente apparire come una splendida Sirena
e il compendio con lo sfondo naturale della cascata invece di
sminuire la sua interpretazione dell'acqua, l'asseconda. Il tormento
della sirena che decide di diventare umana è stupefacente,
tanto
coinvolgente che persino Maya lo vive, di riflesso, con lei. La
metamorfosi della sirena che diventa umana si conclude alla fine tra
gli applausi di tutti, Maya compresa. Ora tocca a lei. Dopo qualche
istante di esitazione Maya si getta nel fiume e si nasconde dietro la
cascata. D'improvviso tutti tacciono e si avverete solo il rombo
incessante della cascata stessa fino a quando un suono non giunge a
sovrastarlo. In quel momento dalla cascata, con un effetto
scenografico notevole, emerge Maya che ora è il Dio Ryujin.
Non
parla per ora, emette solo un suono roboante che sovrasta la cascata
e incute timore. Quando parla è la rabbia ruggente del Dio
che
condanna gli uomini per lo spreco e l'abuso dei suoi doni, per
l'inquinamento, per le dighe che mutano il corso dei fiumi. Quando
Maya ordina all'acqua di travolgere i villaggi degli uomini appare
imponente e maestosa come il Dio Ryujin nella sua ira e alla fine
così come la sua ira è esplosa ora lentamente
Maya e il Dio che
rappresenta torna a dormire dietro le pareti della cascata, nel
silenzio sgomento dei presenti. Ayumi è sconcertata e
fortemente
irritata. Lei ha studiato nel minimo dettaglio le rocce e il luogo
per decidere come usarlo al meglio, Maya ha usato la cascata solo
perchè... le sembrava andare bene, senza alcun calcolo. A
questo
punto la Sig.ra Tsukikage dà il quarto e ultimo studio,
quello
dell'interpretazione della “terra”. Ayumi nel
frattempo è
furibonda, se pensa che lei deve sforzarsi tanto per capire il ruolo
mentre Maya lo fa d'istinto la cosa le dà alla testa. Non si
farà
battere da lei.
Eisuke Hayami, sopravvissuto all'iincidente, è curato da un
uomo
sordo-muto e per questa ragione non riesce a mettersi in contatto con
Tokyo. Genzo, tuttavia, rimane sorpreso di incontrare in paese il
sordo-muto con un prezioso orologio d'oro e seguendolo fino alla
baracca ove si trova Hayami e vi conduce la Sig.ra Tsukikage. Nel
frattempo, a Tokyo, Masumi ancora all'oscuro del ritrovamento fa
presente a Shiori che se realmente Eisuke è morto lui ora,
non
avendo legami di sangue con gli Hayami, non è più
un buon
partito e sarebbe meglio che lei lo lasciasse ma Shiori, con slancio,
dice che per lei non è cambiato nulla e resterà
al suo
fianco qualunque cosa accada, Masumi pare colpito da questa
affermazione.
In montangna, intanto, proseguono le prove delle ragazze che devono
capire come interpretare la ... terra. Ayumi sceglie di dare forma
all'energia della terra sfruttando una corda (ispirandosi alle
decorazioni fatte di corda dette Jomon) e rappresentare con essa il Dio
Serpente della Terra. Maya invece segue un percorso diverso, lei vuole
rendere l'idea della terra come madre che nel suo grembo crea e cresce
la vita. Arriva il giorno della prova e la prima a esibirsi
è
Ayumi. Come stabilito la giovane usa una corda per dare vita
all'energia della terra, della vita che nasce e che quando muore torna
alla terra. Maya invece dà vita, nel vero senso del termne,
ad
un seme che al sicuro nel caldo grembo della madre terra alla fine
ambisce a nascere e crescere in superficie. In modi diversi entrambe le
giovani sono apparse convincenti. A questo punto spetta a loro la prova
finale. Ora, grazie allo studio degli elementi, debbono convogliare
l'esperienza maturata nel comprendere la natura per poter interpretare
lo spirito dell'albero di susino, la Dea Scarlatta. Chugusa spiega
infatti loro che ormai la Dea è dentro di loro devono solo
trovarla.
Masumi, che aveva fatto spiare i movimento di Genzo, giunge alla
baracca dove è curato Eisuke e dove apprende che a farlo
curare
è stata Chigusa. Nonostante le proprie insistenze
è
costretto ad accondiscendere al volere del padre che non vuole lasciare
la valle. Da Tokyo, intanto, si preparano a partire per il paese natale
della Dea Scarlatta anche Onodera e il suo attore che
interpreterà Isshin, e Shiori che vuole raggiungere Masumi e
il
futuro suocero. Kuronuma invece è già in loco da
alcuni
giorni. Altrove, a Kyoto, anche Sakurakoji conclude il suo percorso.
Terminata la sua scultura apprende dal maestro Kaikei l'ultima lezione.
Isshin è già dentro di lui, deve solo sfruttare
il
percorso fatto per riuscire a farlo emergere.
La situazione sembra però precipitare quando la Sig.ra
Tsukikage rimane vittima di un attacco di cuore. Cosa succedera?