Il grande sogno di Maya
(Manga)

Volume n. 37

Credits: “Il grande sogno di Maya” (Glass no kamen) è copyright di Suzue Miuchi e di quanti aventi diritto alla divulgazione e diffusione del medesimo. Quanto postato in queste pagine è assolutamente a scopo di diletto e per condividere una passione per questo splendido manga e invogliare chi non lo conosce a tuffarsi tra le sue splendide atmosfere, il tutto senza alcun fine di lucro. L’immagine è una cover del volumetto edito dalla ORION, per gentile concessione del sito Maya Garasu no Kamen.


Maya e Masumi sono bloccati dalla pioggia nel vecchio tempio. La consapevolezza improvvisa, da parte di Maya, del proprio profondo sentimento nei confronti del giovane presidente della Daito la porta ad essere impacciata più del solito. Masumi, come suo solito, cerca di stemperare la tensione con qualche battuta ironica notando l'atteggiamento malinconico e stranamente remissivo della giovane. Maya si rende conto, all'improvviso, che molti atteggiamenti “scostanti” di Masumi probabilmente sono una “difesa” per mascherare ciò che realmente pensa che e che è proprio lei, con il suo modo di fare, che lo costringe a tale atteggiamento. Rendendosi conto che Maya non risponde alle provocazioni Masumi inizia a discorrere tranquillamente del più e del meno, delle prove della Dea Scarlatta e quando Maya gli chiede se ha ritrovato il padre disperso l'uomo si lascia andare ad una confidenza. E' strano, nonostante non siano mai stati padre e figlio, nonostante non lo abbia mai considerato tale, la sua scomparsa gli crea un senso di solitudine e Maya lo ascolta in silenzio. Il tempio dove hanno trovato rifugio pare essere il Tempio della Dea Scarlatta, con tutta probabilità e a quell'antica leggenda che si è ispirato Ichiren per il suo dramma. A Masumi scappa di dire che gli piacerebbe molto vedere la Dea Scarlatta di Maya e lei gli confessa che vorrebbe tanto interpretare quel ruolo in modo che a lui piaccia. Perplesso Masumi le domanda come mai, è stranamente docile quella sera quando solitamente gli urla in faccia che lo detesta e Maya, imbarazzata, dice solo che ora ha cambiato idea. Masumi invece di ironizzare si dice sollevato dal saperlo e le confessa che a lui invece è sempre piaciuta. Senza rendersene conto Masumi enuncia uno ad uno i ruoli interpretati da Maya lasciando trapelare le emozioni che essi hanno suscitato in lui e alla fine, uno di fronte all'altra Masumi si lascia andare a sfiorare il volto di Maya, sembra sul punto di aggiungere qualcosa... forse che è lui il Donatore di Rose ma un lampo squarcia il cielo e l'uomo scioccato riprende il controllo di se stesso cambiando argomento. Immagina che la Sig.ra Tsukikage sia in pensiero per Maya e la giovane sostiene che ci sarà sicuramente qualcuno in pensiero anche per lui. Masumi lo nega in un primo tempo poi, pensieroso, aggiunge che forse Shori lo è. Al sentire quel nome Maya si sente una stupida. Hayami ama di lei l'attrice, è Shiori la donna di cui è innamorato. Il colpo di grazia alle vacillanti convinzioni della giovane arriva quando Masumi dice che esce per cercare della legna, altrimenti geleranno, perchè Maya è un prodotto prezioso e non ci si può permettere che si ammali. Maya vede confermato il sospetto che per lui lei non rappresenta niente. Non volendo però separarsi da lui Maya insiste perchè non esca e Masumi l'asseconda. La temperatura però scende ancora e Masumi suggerisce a Maya che se restano vicini potranno scaldarsi, convinto che lei rifiuterà, ma la giovane gli chiede di scaldarla, di tenerla tra le braccia. Anche se sorpreso l'uomo accetta e per un attimo pare esserci una forte tensione tra i due, l'una nelle braccia dell'altro. Masumi deve ricorrere a tutto il suo autocontrollo per non cedere all'impulso di baciarla. “Dormi ragazzina, prima che io perda la testa” ((frase dal Volumetto – N.d. Aresian)) confessa ironico. Il primo a svegliarsi è Masumi, che approfittando del sonno della giovane, le ruba un bacio sulle labbra. Quando i due lasciano il tempio per tornare dagli altri Maya si ferma a cogliere un rametto di susino e lo porge a Masumi “Questo rappresenta i miei sentimenti” (frase dal Volumetto – N.d. Aresian) per poi fuggire. Masumi non capisce, è assurdo sembra che Maya voglia dire che lo ama, non è possibile. Mentre l'uomo, confuso, continua a sentire l'odore la sensazione di lei palesando il coinvolgimento fisico nei confronti della ragazza, appena uscito dalla Valle il rametto si secca e Masumi si convince di avere frainteso tutto.

Arriva il momento per le due ragazze di interpretare “l'acqua”. Maya ha capito il “cuore di Ryujin, il Dio dell'Acqua, l'acqua che dà la vita. Le giovani devono esibirsi anche innanzi a giornalisti giunti dalla città ma la cosa non le turba. La prima a iniziare è Ayumi. La giovane decide di interpretare la “Sirenetta”. L'agilità che essa usa in acqua la fa realmente apparire come una splendida Sirena e il compendio con lo sfondo naturale della cascata invece di sminuire la sua interpretazione dell'acqua, l'asseconda. Il tormento della sirena che decide di diventare umana è stupefacente, tanto coinvolgente che persino Maya lo vive, di riflesso, con lei. La metamorfosi della sirena che diventa umana si conclude alla fine tra gli applausi di tutti, Maya compresa. Ora tocca a lei. Dopo qualche istante di esitazione Maya si getta nel fiume e si nasconde dietro la cascata. D'improvviso tutti tacciono e si avverete solo il rombo incessante della cascata stessa fino a quando un suono non giunge a sovrastarlo. In quel momento dalla cascata, con un effetto scenografico notevole, emerge Maya che ora è il Dio Ryujin. Non parla per ora, emette solo un suono roboante che sovrasta la cascata e incute timore. Quando parla è la rabbia ruggente del Dio che condanna gli uomini per lo spreco e l'abuso dei suoi doni, per l'inquinamento, per le dighe che mutano il corso dei fiumi. Quando Maya ordina all'acqua di travolgere i villaggi degli uomini appare imponente e maestosa come il Dio Ryujin nella sua ira e alla fine così come la sua ira è esplosa ora lentamente Maya e il Dio che rappresenta torna a dormire dietro le pareti della cascata, nel silenzio sgomento dei presenti. Ayumi è sconcertata e fortemente irritata. Lei ha studiato nel minimo dettaglio le rocce e il luogo per decidere come usarlo al meglio, Maya ha usato la cascata solo perchè... le sembrava andare bene, senza alcun calcolo. A questo punto la Sig.ra Tsukikage dà il quarto e ultimo studio, quello dell'interpretazione della “terra”. Ayumi nel frattempo è furibonda, se pensa che lei deve sforzarsi tanto per capire il ruolo mentre Maya lo fa d'istinto la cosa le dà alla testa. Non si farà battere da lei.

Eisuke Hayami, sopravvissuto all'iincidente, è curato da un uomo sordo-muto e per questa ragione non riesce a mettersi in contatto con Tokyo. Genzo, tuttavia, rimane sorpreso di incontrare in paese il sordo-muto con un prezioso orologio d'oro e seguendolo fino alla baracca ove si trova Hayami e vi conduce la Sig.ra Tsukikage. Nel frattempo, a Tokyo, Masumi ancora all'oscuro del ritrovamento fa presente a Shiori che se realmente Eisuke è morto lui ora, non avendo legami di sangue con gli Hayami, non è più un buon partito e sarebbe meglio che lei lo lasciasse ma Shiori, con slancio, dice che per lei non è cambiato nulla e resterà al suo fianco qualunque cosa accada, Masumi pare colpito da questa affermazione.

In montangna, intanto, proseguono le prove delle ragazze che devono capire come interpretare la ... terra. Ayumi sceglie di dare forma all'energia della terra sfruttando una corda (ispirandosi alle decorazioni fatte di corda dette Jomon) e rappresentare con essa il Dio Serpente della Terra. Maya invece segue un percorso diverso, lei vuole rendere l'idea della terra come madre che nel suo grembo crea e cresce la vita. Arriva il giorno della prova e la prima a esibirsi è Ayumi. Come stabilito la giovane usa una corda per dare vita all'energia della terra, della vita che nasce e che quando muore torna alla terra. Maya invece dà vita, nel vero senso del termne, ad un seme che al sicuro nel caldo grembo della madre terra alla fine ambisce a nascere e crescere in superficie. In modi diversi entrambe le giovani sono apparse convincenti. A questo punto spetta a loro la prova finale. Ora, grazie allo studio degli elementi, debbono convogliare l'esperienza maturata nel comprendere la natura per poter interpretare lo spirito dell'albero di susino, la Dea Scarlatta. Chugusa spiega infatti loro che ormai la Dea è dentro di loro devono solo trovarla.

Masumi, che aveva fatto spiare i movimento di Genzo, giunge alla baracca dove è curato Eisuke e dove apprende che a farlo curare è stata Chigusa. Nonostante le proprie insistenze è costretto ad accondiscendere al volere del padre che non vuole lasciare la valle. Da Tokyo, intanto, si preparano a partire per il paese natale della Dea Scarlatta anche Onodera e il suo attore che interpreterà Isshin, e Shiori che vuole raggiungere Masumi e il futuro suocero. Kuronuma invece è già in loco da alcuni giorni. Altrove, a Kyoto, anche Sakurakoji conclude il suo percorso. Terminata la sua scultura apprende dal maestro Kaikei l'ultima lezione. Isshin è già dentro di lui, deve solo sfruttare il percorso fatto per riuscire a farlo emergere.

La situazione sembra però precipitare quando la Sig.ra Tsukikage rimane vittima di un attacco di cuore. Cosa succedera?


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