Il grande sogno di Maya
(Manga)

Volume n. 36

Credits: “Il grande sogno di Maya” (Glass no kamen) è copyright di Suzue Miuchi e di quanti aventi diritto alla divulgazione e diffusione del medesimo. Quanto postato in queste pagine è assolutamente a scopo di diletto e per condividere una passione per questo splendido manga e invogliare chi non lo conosce a tuffarsi tra le sue splendide atmosfere, il tutto senza alcun fine di lucro. L’immagine è una cover del volumetto edito dalla ORION, per gentile concessione del sito Maya Garasu no Kamen.


Ayumi e Maya sono impegnate nelle prove. Il fotografo Hamil ha raggiunto a sua volta la zona per poter seguire le prove delle ragazze, in particolare quelle di Ayumi. La giovane ha deciso che questa volta deve "comprendere" il Fuoco mentre Maya cerca di capire il "fuoco dell'amore". Proprio pensando a cosa significhi amare le viene, irrazionalmente, alla memoria l'immagine di Masumi e confusa non riesce a capire il perchè. Dopo il loro "studio" del tema, alla fine le ragazze sono pronte per "interpretare" il Fuoco davanti alla Sig.ra Tsukikage. Ayumi, con l'ausilio di due nastri di stoffa, dà vita al fuoco donando ad esso un corpo, il suo corpo. Lei diventa la rappresentazione stessa delle fiamme e dei loro movimenti. Hamil rimane estasiato dalla sua presentazione. Maya decide invece di dare vita al monologo con il quale preannuncia il "fuoco del cuore", la passione che consuma mostrandola con parole e gesti. La Sig.ra Tsukikage, pur se scossa perchè Maya ha scelto proprio la stessa interpretazione che scelse anni addietro lei per lo stesso tema, dichiara che le due giovani hanno entrambe superato la prova ma spiega a Maya che la sua interpretazione mancava di autenticità perchè lei non conosce ancora il fuoco divorante della passione, del vero amore. La Sig.ra le dice che le piacerebbe rivederla recitare quel monologo quando sarà in grado di interpretarlo. Chigusa assegna poi il terzo "tema" alle ragazze. Ora devono scoprire il modo per "interpretare" l'acqua dicendo alle giovani che la loro prova si svolgerà innanzi ad una splendida cascata. In seconda sede, la donna chiede a Maya come le sia venuto in mente di recitare proprio quel monologo e la giovane le spiega che è stato il suggerimento di un anziano signore. Chigusa si convince che Eisuke Hayami è in paese ma non si capacita di come l'uomo potesse conoscere quel dettaglio, una casualità?

Sakurakoji ha trovato lo scultore Kaikei che, all'apparenza, è una persona comunissima con tanto di impiego in comune come ufficiale statale, molto semplice e legato alla sua famiglia. Sakurakoji si convince che stando con lui potrà  capire e interpretare Isshin. Kaikei gli spiega che per scolpire il legno bisogna prima "vedere la forma", la scultura nascosta all'interno del pezzo di legno stesso. Passano i giorni e Sakurakoji chiede allo scultore se non abbia ancora visto "la forma". Kaikei dice che l'ha vista, che ormai sa che statua deve scolpire ma che ora deve aspettare che sia la statua stessa a spingerlo a liberarla dal suo guscio di legno. Il giovane lo osserva confuso. Un giorno Kaikei dice che è arrivato il momento ed inizia la sua scultura. A quel punto Sakurakoji finalmente capisce . Si può scolpire solo quello che si ha nel cuore, così come Isshin poteva scolpire solo la Dea Scarlatta che era in lui.

Eisuke, stanco di tergiversare, decide di recarsi da Chigusa ma durante il tragitto la macchina incorre in un incidente e finisce in un dirupo e l'uomo viene dato per disperso. La notizia raggiunge Masumi a Tokyo che si precipita sulle montagne alla ricerca del patrigno. Ignare di tutto Maya e Ayumi continuano la loro personale ricereca dell'interpretazione dell'acqua.  La sera stessa il caso vuole che Maya e Masumi si trovino in cima ad una collina ad osservare il cielo stellato. Maya è profondamente turbata dalla presenza dell'uomo che le spiega le ragioni della sua presenza in quei luoghi. I due finiscono per contemplare le stelle, come al planetario, con Masumi che illustra a Maya le varie costellazioni. Alla fine Maya, molto emozionata, confessa all'uomo che supererà tutte le prove per poter dar vita alla dea Scarlatta soprattuto per il suo Ammiratore speciale sperando, intimamente, che Masumi si decida a rivelarsi ma l'uomo non lo fa. Nel cielo passa una stella cadente. Maya non fa in tempo ad esprimere un desiderio ma chiede a Masumi se lui ne ha uno. L'uomo la sorprende rispondendole che il suo non si realizzerà mai poi, dandole la mano, l'accompagna sino al tempio dove la giovane alloggia. Maya è sempre più turbata. La consapevolezza che lui è il Donatore di Rose la sta portando a riconsiderare l'opinione che ha di lui. Le prove proseguono nei giorni successivi e Masumi si reca a fare visita alla Sig.ra Tsukikage sperando che la donna possa dargli notizie o informazioni al riguardo del padre che risulta ancora disperso. Mentre è con la donna apprende che Maya ha deciso, nonostante il pessimo tempo (diluvia), di andare nella Valle dei Susini, preoccupato per lei l'uomo decide di andarla a cercare. Masumi rimane sinceramente colpito dalla bellezza sublime della valle dove tutto, anche la pioggia, sembra tingersi di scarlatto. Alla fine riesce a trovare Maya giusto in tempo per prenderla al volo tra le braccia prima che la giovane ruzzoli malamente a terra cadendo dal ramo dov'era appollaiata. Maya è scossa nel trovarsi tra le braccia dell'uomo quanto lui è preoccupato e turbato per lei. Masumi, risoluto, si toglie l'impermeabile usandolo per coprire alla meglio la giovane mentre insieme cercano un riparo. Dapprima si siedono sui gradini antistanti un vecchio tempio poi riescono a trovare rifugio nell'ufficio del santuario. Qui Masumi trova il modo per accendere una vecchia stufa a legna ignaro dei sentimenti che pervadono la giovane. Maya finalmente riesce a comprendere la ragione e la natura dei gesti di Masumi nei suoi confronti.  Realizza che sono sempre state attenzioni, dimostrazioni di affetto e scossa si concede di afferrare una folgorante e sconvolgente verità. Lei si è innamorata di Masumi Hayami.

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