Credits:
“Il grande sogno di Maya” (Glass no kamen) è
copyright di Suzue Miuchi e di quanti aventi diritto alla
divulgazione e diffusione del medesimo. Quanto postato in queste
pagine è assolutamente a scopo di diletto e per condividere
una passione per questo splendido manga e invogliare chi non lo
conosce a tuffarsi tra le sue splendide atmosfere, il tutto senza
alcun fine di lucro.
L’immagine
è una cover del volumetto edito dalla ORION, per gentile
concessione del sito Maya
Garasu no Kamen.
Per il riassunto si ringrazia Elena
che cortesemente collabora alla realizzazione di questa Sezione.
Maya
durante lo spettacolo “La Mia Invenzione n. 707 – La Mia
Cara Olimpia” interpreta il ruolo di Lulù, una domestica
robot, e grazie alle sue straordinarie doti recitative riscuote un
grande successo.
Al termine dello spettacolo riceve un mazzo di
rose scarlatte dal suo ammiratore e intravedendo un uomo alto lo
insegue.
Quando riesce a raggiungerlo e a parlargli scopre che
costui si chiama Karato Kijiri e non è il suo ammiratore ma un
suo incaricato.
Maya insiste per avere informazioni sul suo
ammiratore ma l’uomo è irremovibile e non le fornisce
alcuna risposta.
Davanti alla tristezza della ragazza, Kijiri le
promette di fare da tramite fra lei e il suo ammiratore misterioso a
patto però che non cerchi di scoprire informazioni su nessuno
dei due e Maya acconsente, felice di aver trovato un modo per
avvicinarsi a colui che ha fatto tanto per lei.
Più tardi
Hijiri si reca alla Daito e si scopre che l’uomo, come lo era
stato suo padre prima di lui, è un dipendente ombra della
società che svolge indagini segrete di cui solo Masumi e il
vecchio Hayami sono a conoscenza e che fra lui e il giovane
presidente esiste un rapporto di stima reciproca.
Maya, inseguito,
incontra Masumi che le restituisce il suo ombrello e la invita a
teatro per assistere allo spettacolo “Giulietta” di
Ayumi.
Maya non vuole andarci ma Masumi la costringe così
la ragazza assistendo all’interpretazione della rivale si rende
conto dei suoi enormi progressi e dell’ampio divario che ora le
divide.
Al termine di “Giulietta”, Maya implora Masumi
di accompagnarla dalla signora Tsukikage e quando si trova al
cospetto della donna la supplica di aiutarla a raggiungere il livello
di Ayumi.
La signora Tsukikage allora chiede a Maya d’interpretare
la Giulietta di Ayumi e lei dopo averci provato non ci riesce, quindi
l’insegnante le dice che al confronto della sua rivale ora lei
è una dilettante.
La mortificazione di Maya poi raggiunge
il culmine quando si accorge che Ayumi, che era venuta a trovare la
signora Tsukikage, ha assistito alla sua imitazione e così
vedendola sconvolta, Masumi la fa riaccompagnare a casa dal suo
autista.
La signora Tsukikage dopo rivela a Masumi che ha chiesto
a Maya d’interpretare il ruolo di Ayumi sapendo che la ragazza
sarebbe arrivata in quel momento per dimostrarle il divario con la
rivale e spingerla ad impegnarsi per ottenere la Dea
Scarlatta.
Qualche tempo dopo, Ayumi vince il Gran Premio delle
Arti e Maya viene invitata alla festa di premiazione perché in
quell’occasione la signora Tsukikage farà un annuncio
riguardante la Dea Scarlatta.
La donna, infatti, dichiara che la
sua erede sarà Ayumi a meno che entro due anni Maya non riesca
a ricevere anche lei il Gran Premio delle Arti oppure il primo premio
per il teatro dell’Associazione Nazionale per lo Spettacolo e
in tal caso in futuro avrebbe scelto fra le due ragazze l’interprete
della Dea Scarlatta.
Si tratta, in pratica, di un’impresa
quasi impossibile per Maya, ma Ayumi dichiara che l’aspetterà
per due anni e che se lei rinunciasse la disprezzerebbe per tutta la
vita perché non vuole ottenere la vittoria in quel modo.
Maya
poco dopo termina le scuola superiore e consegna a Kijiri il suo
diploma e un album di fotografie delle sue interpretazioni perché
lo consegni all’ammiratore della rose scarlatte e Masumi decide
di conservarli gelosamente.
Nel frattempo Ayumi ripensa al suo
passato e al suo desiderio di dimostrare le sue doti senza l’aiuto
dei genitori impegnandosi al massimo e al fatto che considera Maya la
sua unica rivale che spesso l’ha ritenuta superiore a lei per
la sua immedesimazione nei personaggi che interpreta.