Il grande sogno di Maya (Garasu
no kamen), Maya, Masumi e tutti gli altri personaggi sono
proprietà di Suzue Miuchi, Hakusensha Inc. Tokyo, Tohan
Corporation, Orion e quanti aventi diritto alla divulgazione e
pubblicazione del Manga medesimo.
Questa fanfiction è stata
creata senza fini di lucro, per il puro piacere di farlo e per quanti
vorranno leggerla.
Nessuna violazione del copyright si ritiene,
pertanto, intesa….
La Lettera
By Luna
Parte 8^
Hijiri aspettava
ormai da circa un’ora che le luci dell’ufficio di
Mizuchi, l’efficiente segretaria di Masumi Hayami, venissero
spente, sarebbe stato quello il segnale per lui che la via
era libera e che nessuno avrebbe notato la sua presenza, in particolare
il regista Onodera che, proprio quella sera aveva appuntamento con
Masumi.
Seduto in
macchina, ripensava agli avvenimenti degli’ultimi giorni e
sorrise pensando a quanto diverso era il suo stato d’animo
dall’ultima volta che era stato negli uffici della Daito, il
suo spirito e il suo futuro avevano ora una speranza di
serenità.
Finalmente le
luci si spensero e, dopo qualche minuto, l’esile figura di
Mizuchi uscì dall’imponente portone in acciaio e
cristallo, per dirigersi al grande parcheggio esterno riservato ai
dipendenti della Daito.
Hijiri scese
senza fretta dall’auto e si diresse verso
l’ingresso del grande grattacielo. Pochi minuti e bussava
alla porta dell’ufficio presidenziale.
-Entra pure
– disse Masumi dall’interno.
-Buonasera,
signor Hayami – salutò il giovane.
-Ciao…di
cosa volevi parlarmi con tanta urgenza? Si tratta forse di Maya?-
concluse con una certa apprensione.
-No, signore
– esclamò Hijiri scuotendo la testa – si
tratta di me -.
-Ti ascolto -.
Durante il suo
racconto, Karato vide riflessi sul viso del suo interlocutore i
sentimenti che le sue parole suscitavano: stupore, compassione,
disappunto, comprensione.
Quando, infine,
Karato tacque ci fu un lungo momento di silenzio durante il quale i due
uomini si fissarono, nell’intento di comprendere i reciproci
stati d’animo.
-
Incredibile… tu e Shiori… - mormorò
Masumi
- Mi dispiace,
signore. Ho fatto di tutto perché non ci si
rivedesse…ma poi…dopo allora.. -.
-Una volta ti
dissi che sei l’unica persona verso la quale sento della
gratitudine, Karato e lo riconfermo ora. Tu sai bene che il mio
matrimonio con Shiori non è stato voluto da me. Nessuno
più di te sa accanto a chi riposa il mio cuore. Shiori
è una donna speciale e merita una vita molto diversa da
quella che potrebbe avere al fianco di un uomo che, pur apprezzandola,
non l’ama. Sono felice per te e per lei e , al tempo stesso,
sono felice per me, perché non so se avrei avuto il coraggio
di condurre fino alla fine il cammino che altri avevano deciso . Il
vostro amore mi solleva dal rimorso che avrei avuto se avessi dovuto
farle del male, abbandonandola a poco tempo dal matrimonio -.
Karato
sentì gli occhi inumidirsi per l’emozione.
- Non so cosa
dire, signore…le sue parole mi confondono e mi
confortano…
- Purtroppo, non
tutti condividono i miei sentimenti. Il nonno di Shiori non
sarà contento della situazione; vuole questo matrimonio
molto più di mio padre, se è possibile. In
passato, ha cercato di dividerti da sua nipote; il suo agire
è stato causa di dolore per lei come per te. La sua
opposizione sarà ferma e perciò dovrete essere
forti. Io, però, farò di tutto per aiutarti;
dovrai smettere il tuo ruolo di uomo – ombra. Nessuno conosce
il tuo passato e il nome di Hijiri non ha alcuna
macchia…dovrai avere un nuovo ruolo che ti renda degno della
famiglia Takamiya…penseremo a qualcosa. La prima cosa da
fare, però, è rendere nota la rottura del
rapporto mio e di Shiori. Vi consiglio, per il momento, di mantenere
segreto il vostro amore, almeno fino a quando il clamore
intorno a tutto questo non sarà cessato e tu non
avrai una nuova posizione…-.
-Io devo alla
famiglia Hayami, tutto ciò che sono…tutto
ciò che ho; le sue parole e il suo agire, signore, rendono
il mio debito impagabile…-.
-Non dimenticare
cosa io devo a te…non solo perché sei un
collaboratore fidato, ma perché è grazie a te che
ho potuto rafforzare quel filo invisibile che mi lega a
Maya…e, a questo proposito, ti chiedo di mantenere questo
ruolo, se dovesse servire -.
-Non ha bisogno
di chiederlo, signore, ma…mi dica…cosa
farà con la signorina? -.
Masumi si
alzò, prese una sigaretta, l’accese e si
voltò verso la grande finestra che rifletteva il panorama di
Tokyo illuminato dalle luci, senza tuttavia riuscire a vederlo. Un
pugno nello stomaco a quella domanda.
-Non posso fare
nulla, Karato…cosa posso fare?...Maya non
dimenticherà tutto il male che le ho fatto…Non ho
alcuna speranza…ma continuerò a proteggerla e a
sostenerla, finché avrò vita –
terminò con un sussurro; più un giuramento
ripetuto a se stesso che non una risposta al suo confidente.
-La lettera?
– chiese Karato
-E’
sempre lì – rispose, indicando con la mano la sua
ventiquattrore – e puoi credermi se ti dico che non
c’è ora che io non mi chieda cosa contiene e
perché non posso leggerla subito -.
Si
girò e rivolse a Karato un sorriso malinconico.
-Ormai manca
poco… - concluse per lui Karato.
-Due settimane,
amico mio, due lunghe settimane… Bene –concluse
– ora bisogna che vada…a
quest’ora Maya starà per uscire dalla sala
prove…voglio vedere di che umore è…Ti
prego di salutarmi Shiori e dille che vi auguro tanta
felicità, di tutto cuore -.
- Lei la
chiamerà, signore. Vuole parlarle -.
-Sarà
un piacere vederla, Karato -.
-La saluto,
signore – disse il giovane, stringendo la mano che gli veniva
offerta.
-A presto, Karato
-.
Masumi
guardò il giovane che, con passo leggero, si avviava ad
uscire dal suo ufficio e non potè trattenersi dal provare un
moto di sofferenza: quanto avrebbe voluto avere anche lui la
serenità che viene dall’amore corrisposto.
- continua -