Il grande sogno di Maya (Garasu no kamen), Maya, Masumi  e tutti gli altri personaggi sono proprietà di Suzue Miuchi, Hakusensha Inc. Tokyo, Tohan Corporation, Orion e quanti aventi diritto alla divulgazione e pubblicazione del Manga medesimo.
Questa fanfiction è stata creata senza fini di lucro, per il puro piacere di farlo e per quanti vorranno leggerla.
Nessuna violazione del copyright si ritiene, pertanto, intesa….

La Lettera

By Luna

Parte 1^

La sera volgeva ormai al termine e le ombre della notte erano scese ad avvolgere gli imponenti edifici di Tokio. Le strade principali , illuminate  dalle insegne colorate dei locali , erano popolate di giovani e adulti, pieni di gioia di vivere ed allegria. La stradina secondaria sulla quale si affaccia il piccolo appartamento era, al contrario, deserta e solitaria. Le imposte erano aperte; la stanza avvolta nella penombra. L’ambiente veniva a tratti illuminato debolmente da un’insegna luminosa, la stessa che lanciava riflessi sul capo chino della ragazza; gli occhi persi a guardare un punto lontano, nel buio, il corpo, avvolto nel pigiama rosa, rilassato stancamente  sul davanzale della finestra.<
Ormai era un’abitudine: rientrava dalle estenuanti prove, dopo la doccia, indossava il pigiama e restava così, in silenzio, per ore, finché la voce di Rei non la esortava ad andare a letto. L’amica aveva compreso che i lunghi silenzi di Maya nascondevano un assillo ben più grave della Dea Scarlatta, del personaggio di Akoya e dei rimproveri di Kuronuma. Ma non intendeva fare domande; sapeva che, quando avesse voluto, Maya avrebbe parlato.
Quella sera Rei era andata in montagna con i componenti della compagnia Tsukikagge. Aveva insistito perché Maya si unisse a loro, considerato che l’indomani non ci sarebbero state le prove, ma Maya aveva rifiutato: non desiderava altro che rimanere sola con i suoi pensieri e i suoi ricordi…
Ricordi…incancellabili, come la notte al tempio…Bastava socchiudere le palpebre per ritornare laggiù, a quando aveva chiesto a Masumi di scaldarla e lui, prendendole la mano, di scatto, l’aveva attirata a sé, stringendola tra le sue forti braccia. Maya aveva ricambiato il suo abbraccio; poteva sentire ancora il battito furioso del cuore di lui sotto la sua mano e la sensazione provata quando, con l’altro braccio, gli aveva circondato la schiena. Era stato meraviglioso sentire il suo profumo. Le era parso di sentire, ad un certo punto, le labbra di lui accarezzarle il capo con un lieve bacio, ma forse era stato solo  il suo respiro che giocava con i capelli di lei. Quanto avrebbe voluto che quella notte non avesse più termine o, almeno, che potesse viverla di nuovo! E quando, stretti l’uno all’altro, si erano scambiati quel lungo sguardo che le aveva fatto battere il cuore così forte che temeva potesse scoppiarle nel petto! Maya si coprì il viso in fiamme tra le mani: lo sapeva allora come adesso: lo amava di un amore sconfinato e…impossibile. Lui era fidanzato con un’altra donna…la mente volò all’ultimo loro incontro, la sera del suo fidanzamento. Sollevò il viso e i suoi occhi si riempirono di lacrime: lo aveva perso…per sempre. Come competere con quella donna bellissima, aristocratica e, tutto sommato, gentile? Una splendida orchidea: ecco a cosa si poteva paragonare Shiori. E Maya? Un fiore selvatico, cresciuto sul ciglio di una strada, comune e senza grazia. Appoggiò la testa alla parete dietro di lei. Eppure…eppure lui non aveva mai perso un suo spettacolo e l’aveva aiutata e sostenuta in ogni momento della sua vita, come Donatore di rose e come Masumi Hayami. Le era sempre stato vicino…sempre. E non si può dire che lei lo avesse mai incoraggiato…tutt’altro! Non gli aveva mai rivolto una parola gentile, mai una carezza…se non la sera della prima di Lande dimenticate, quando gli aveva asciugato i capelli con il fazzoletto blu di Stewart. Come aveva potuto essere così stupida, arrogante, cattiva e…cieca. Totalmente cieca a non vedere i suoi gesti di protezione, a non comprendere il calore del suo cuore dietro il suo atteggiamento freddo che lei, solo lei, con il suo disprezzo aveva provocato! Cosa aveva detto quella sera? Che era sollevato di vedere che non lo considerava più un essere senza cuore e che, al contrario, lei gli era sempre piaciuta. Stupida, stupida, stupida! Quante volte lo aveva ferito, schiaffeggiato, umiliato?! Eppure lui le era sempre rimasto accanto, nonostante tutto, anche dopo il suo fidanzamento combinato…e presto si sarebbe sposato. I singhiozzi scossero il corpo di Maya. Quella sera, tornando dalle prove, aveva visto un passeggero del treno leggere un quotidiano, gli occhi le erano caduti sull’articolo che l’uomo stava leggendo. L’articolo diceva che le famiglie Takamiya e Hayami annunciavano il matrimonio  dei loro due figli che avrebbe avuto luogo ad una mese della prima  della Dea Scarlatta. Lo avrebbe perso irrimediabilmente, allora. Il cuore sembrava spezzarsi nel petto. Strinse le braccia attorno alle spalle, per cercare di placare il freddo che le attanagliava l’anima. No, non poteva essere. Doveva fare qualcosa. O comunque tentare. Masumi doveva sapere che lei lo amava. Non poteva stare così a vedere sparire l’uomo che amava più di se stessa e che era l’altra metà della sua anima. La signora Tsukikagge aveva ragione. Doveva lottare per il suo amore! E, se malgrado ciò, lo avesse perduto, allora avrebbe dovuto farsene una ragione. Ma doveva lottare…e l’unico modo era confessare a Masumi che lei lo amava. Maya avrebbe dovuto dirgli tutto…tutto quanto…
Si alzò dal davanzale e prese a camminare per la stanza, in preda all’agitazione. Parlargliene direttamente, guardandolo negli occhi? Scosse la testa e si portò le mani al viso in fiamme. No, neanche a pensarci…non avrebbe mai avuto il coraggio… Una lettera! Gli avrebbe scritto una lettera da consegnargli dopo lo spettacolo che lei gli avrebbe dedicato. A lui e solo a lui  sarebbero state rivolte le parole della sua Akoya. Era molto difficile, però, consegnargliela personalmente dopo la rappresentazione; doveva farlo qualcun altro, una persona fidata. Ma chi? Se lo avesse chiesto a Rei,avrebbe dovuto dare troppe spiegazioni. E allora chi? Chi poteva far questo?  Chi?...Sicuro! Maya poteva contare su una persona fidata che non avrebbe fatto domande…infatti cosa c’è di strano nel mandare una lettera al suo Donatore di rose, insieme all’invito per lo spettacolo? Hijiri era la persona giusta!

- continua -

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