Il grande sogno di Maya (Garasu no kamen), Maya, Masumi  e tutti gli altri personaggi sono proprietà di Suzue Miuchi, Hakusensha Inc. Tokyo, Tohan Corporation, Orion e quanti aventi diritto alla divulgazione e pubblicazione del Manga medesimo.
Questa fanfiction è stata creata senza fini di lucro, per il puro piacere di farlo e per quanti vorranno leggerla.
Nessuna violazione del copyright si ritiene, pertanto, intesa….

Amando una Rosa Scarlatta

By Oscar1755

Atto VIII

La cerimonia, nella sua semplicità, fu di grande effetto.
Pur trattandosi di un matrimonio di interesse, Masumi non aveva voluto rinunciare alla tradizione.
Attese in elegante abito da cerimonia la sua sposa vestita di bianco.
Mentre guardava Maya camminare verso di lui accompagnata da Kuronuma una moltitudine di emozioni lo travolse.
Il suo sogno stava per diventare realtà. Con profondo trasporto fissava il viso della donna amata. Stentava a mantenere l’espressione impenetrabile.
Maya, inconsapevole del proprio fascino, procedeva lentamente tenendo saldamente il braccio del regista, cercando di controllare la crescente commozione. L’atmosfera appariva quasi irreale. Sembrava non essersi accorta della presenza dei pochi ed intimi invitati, tanto era catturata dall’uomo alto ed elegante che la attendeva.
Quando si trovò al suo fianco trattenne il respiro per controllare l’emozione. Cercava disperatamente di mantenere la calma richiamando alla mente che si trattava pur sempre di un contratto di affari.
Pronunciò le frasi di rito di fronte all’officiante in un sussurro, come se avesse paura di svegliarsi dal meraviglioso sogno che la avvolgeva.
Il tono fermo e calmo di Masumi la riportò alla realtà.
- Maya?
Sollevò lo sguardo radioso e visibilmente emozionato verso di lui. L’aveva chiamata per nome. Non aveva usato il tono ironico che da sempre lo aveva contraddistinto.
- Maya? Dove sei con il pensiero?
Non rispose. L’emozione le imprigionava le parole in gola. Gli sorrise timidamente. Il rossore si diffuse sulle guance procurandole una piacevole sensazione di calore.
Il suo sguardo si posò sulle loro mani. Gli anelli nuziali che si erano scambiati li avevano indissolubilmente legati l’uno all’altra e rappresentavano la silenziosa testimonianza che ciò che avevano appena vissuto non era stato un sogno. Erano marito e moglie.
Sentì la mano calda di Masumi afferrare delicatamente la sua. La attirò verso di sé sorridendole.
- La tradizione vuole che lo sposo baci la sposa…
Si chinò su di lei sfiorandole con struggente dolcezza le labbra.
Il loro primo bacio. Maya sentì distintamente il calore del corpo saldo del marito e perse il senso del tempo. Un’esplosione di emozioni si fece largo in lei.
Ricordò la notte trascorsa nel vecchio tempio abbandonato, quando aveva dormito tra le sue braccia. Una sensazione di calore e protezione la invase.
Masumi la allontanò da sé con riluttanza, mettendo fine al bacio.
Si passò una mano tra i capelli, cercando di riacquistare una parvenza di impassibilità. Non era quello il luogo adatto per certe effusioni.

Nell’auto che li portava a casa dopo il ricevimento rimasero in silenzio. Entrambi analizzavano quello strano matrimonio. Ignari l’uno dei pensieri dell’altra, si chiedevano se quella unione avrebbe portato la felicità a lungo anelata.
Masumi si allentò la cravatta. Si sistemò comodamente sul sedile. Aveva ottenuto la sua prima vittoria. Dopo aver eliminato le ingerenze di suo padre e della famiglia Takamiya, il passo successivo sarebbe stato quello di conquistare Maya.
Nonostante il desiderio per lei, non voleva rischiare di rovinare tutto. Dopotutto non gli era ancora chiaro la natura del legame tra la sua giovane moglie e Sakurakoji.
A quel pensiero, una fitta di gelosia si impadronì di lui. Allontanò dalla mente l’immagine del ragazzo.
Ora che non c’erano più ostacoli, avrebbe potuto corteggiarla fino a farla innamorare di sé.
Non voleva rivelarle di essere l’ammiratore segreto. Avrebbe atteso qualche tempo prima di parlarle. Desiderava ottenere la piena fiducia da Maya.
In fondo era stato lui stesso a nascondere l’amore per Maya dietro alla facciata dell’uomo d’affari.
Lei era grata all’ammiratore delle rose scarlatte, e di questo ne aveva piena certezza, ma se scopriva che a nascondersi dietro l’identità segreta si celava il marito, avrebbe potuto fraintendere e pensare ad un piano preordinato per ottenere i diritti della dea scarlatta.
Avrebbe dovuto avere molta pazienza.

Sulla soglia d’ingresso Maya si fermò. La sua nuova casa. Da allora in poi avrebbe vissuto in quel grande palazzo. Il timore si fece strada in lei. E ora?
Aveva accettato la proposta di matrimonio senza porsi domande sul loro futuro insieme. Masumi era stato molto chiaro al riguardo, si trattava unicamente di un contratto d’affari.
Strinse nervosamente le mani.
Masumi percepì la sua tensione, si avvicinò a lei, le spostò delicatamente dal viso una ciocca di capelli sfuggita alla elegante acconciatura, e la sollevò tra le braccia.
- Anche se ci siamo sposati per interesse, è consuetudine che il marito attraversi la soglia di casa con la sua sposa tra le braccia. E io non voglio che la tradizione venga infranta.
Maya arrossì. Non era abituata a vederlo così disponibile e sereno.
- Masumi mettimi giù, ti prego.
Lui non la ascoltò. Salì le cale di corsa. La depose a terra solo nella camera da letto elegantemente arredata.
Maya arrossì violentemente. La mente vuota. Aveva vissuto i pochi giorni prima del matrimonio avvolta da una nuvola di irrealtà senza chiedersi come sarebbe stata la loro vita coniugale.
Lo amava. Era l’unica certezza. Se lui lo avesse chiesto, si sarebbe gettata tra le sue braccia. Non le importava se il marito non la amava.
- Ragazzina, questa è la tua stanza. L’ho fatta preparare per te. Qui potrai avere tutta l’intimità che desideri. I domestici sono a tua completa disposizione. La mia stanza è in fondo al corridoio.
Non le venne in mente nulla. Sentì le proprie labbra mormorare una domanda decisamente fuori luogo.
- E il signor Eisuke? Lui alloggia al piano inferiore?
- No, mio padre si è trasferito nella dependance. In casa ci siamo noi due e gli inservienti.
Era delusa? Era sollevata? Desiderò fare chiarezza nel tumulto di emozioni che l’avevano travolta in quella giornata speciale che non avrebbe mai dimenticato.
Non trovò risposte.
Masumi si chinò su di lei e teneramente le depose un dolce bacio sulla guancia.
- Buonanotte, Maya.
Richiuse piano la porta alle sue spalle.
I pensieri martellanti nella sua testa non le davano pace. Nel buio della notte riconobbe che si era trattato veramente di un matrimonio di affari.

- continua -

TORNA A “ELENCO CAPITOLI”