Il grande sogno di Maya (Garasu
no kamen), Maya, Masumi e tutti gli altri personaggi sono
proprietà di Suzue Miuchi, Hakusensha Inc. Tokyo, Tohan
Corporation, Orion e quanti aventi diritto alla divulgazione e
pubblicazione del Manga medesimo.
Questa fanfiction è stata
creata senza fini di lucro, per il puro piacere di farlo e per quanti
vorranno leggerla.
Nessuna violazione del copyright si ritiene,
pertanto, intesa….
Era
senza fiato per la lunga corsa che aveva fatto. Voleva evitare il
rimprovero della signora Tsukikage per essersi presentata in ritardo.
Kuronuma li aveva sottoposti, come ogni giorno, a prove spossanti e
lei era tremendamente stanca.
Non si avvide della macchina nera
che in quel momento stava svoltando l’angolo, uscendo dalla sua
visuale.
Si appoggiò al cancello di ingresso per
riprendersi. Sollevò la testa e vide la signora Tsukikage
sulla soglia che la guardava con aria severa. Con un cenno del capo
la invitò ad entrare.
Maya si accomodò sulla stessa
poltrona nella quale si era seduto Masumi. Attendeva con insolita
impazienza che la signora Tsukikage le parlasse.
- Maya, le prove
sono ormai giunte al termine e fra poco andrà in scena la
prima della dea scarlatta. Come procede la ricerca della tua Akoya?
Maya chinò il capo. In un attimo la paura si impadronì
di lei. Ayumi sarebbe stata sicuramente perfetta, mentre lei era
ancora alla ricerca delle profonde emozioni dello spirito della
dea.
Il silenzio della ragazza confermò i sospetti della
signora Tsukikage.
- Maya che cosa c’è che non va? So
che hai difficoltà con la tua interpretazione. Che cosa ti è
preso? Se vuoi diventare una grande attrice, ogni volta che sali sul
palcoscenico il pubblico non deve assolutamente vedere il tuo vero
volto dietro la maschera. Perderai la dea scarlatta se non riuscirai
in questo.
Le ultime parole furono una sferzata per Maya. Il tono
duro della signora Tsukikage sottolineava la profonda verità
delle sue parole.
- Ti è accaduto qualcosa che io ignoro e
che ti impedisce di indossare la maschera di Akoya, non è
vero?
Maya sollevò lo sguardo e fissò la sua
insegnate.
Una infinità di domande affiorarono nella sua
mente. Poteva fidarsi di lei, perché allora non riusciva a
raccontarle il suo segreto?
Con voce flebile iniziò a
parlare.
- Signora Tsukikage io non riesco ad afferrare lo
spirito della dea scarlatta. Non capisco che cosa mi stia succedendo.
- Sei innamorata Maya?
La domanda così diretta la
colse alla sprovvista. Cosa doveva rispondere? Dirle la verità?
Come poteva rivelarle di amare Masumi Hayami, un nemico
dichiarato della signora Tsukikage? No, lei aveva troppi problemi di
salute per affliggerla con le sue questioni di cuore.
- Sì,
sono innamorata - Ammise infine.
La signora Tsukikage la osservò
attentamente. Il silenzio della sua allieva prediletta fu la risposta
che cercava.
- Non voglio che tu ti senta obbligata a confidarti,
se non lo desideri. Ricordati che l’amore che provi, tormentato
o sublime che sia, deve aiutarti nella tua interpretazione della dea
scarlatta. Indossa la maschera, Maya, e dai vita alla tua Akoya.
Combatti per quello in cui credi. Desideri i diritti della dea
scarlatta? Allora lotta contro Ayumi!. Desideri l’uomo che ami?
Allora non lasciarlo a nessun’altra donna! Ricordati, io
sceglierò la migliore tra te e Ayumi. Sei stata mia allieva,
ma la mia scelta sarà estremamente imparziale, come peraltro
ho promesso al signor Hayami.
Maya trasalì.
- Masumi
Hayami? Quando glielo ha detto?
Si accorse immediatamente di
avere quasi urlato la domanda. Arrossì violentemente.
Un
sorriso appena accennato comparve sulle labbra della signora
Tsukikage.
- E’ stato qui poco fa. E’ andato via poco
prima che tu arrivassi. Abbiamo avuto un interessante scambio di
opinioni sui diritti della dea scarlatta.
Maya si strinse
nervosamente le mani. Masumi.
Se non fosse arrivata in ritardo si
sarebbero incontrati. Perché si era recato dalla signora
Tsukikage? Che mirasse ai diritti della dea scarlatta non era un
mistero, ma perché quella visita?
La signora Tsukikage non
rispose alle sue mute domande.
- Bene Maya. Puoi tornare a casa
ora. Qualunque cosa accada non dimenticare mai di indossare la tua
maschera sulla scena.
Mentre camminava sul vialetto di ingresso,
si rese conto che i dubbi che la tormentavano non si erano affatto
dissolti. Mentre apriva il cancello, udì le ultime parole
della signora Tsukikage.
- Maya combatti per la tua dea scarlatta
e combatti per l’amore che provi. Non ti arrendere.
Maya
chinò il capo in segno di saluto e corse via.
I pensieri
si sovrapponevano l’uno all’altro nella sua mente senza
sosta. C’era un significato nascosto che lei non riusciva a
cogliere nelle parole della signora Tsukikage? Perché Masumi
Hayami si era recato da lei?
Non trovò risposta, ma una
nuova determinazione si fece strada in lei.
Non avrebbe lasciato
nulla di intentato pur di vedere realizzati i propri sogni.
- continua -