Il grande sogno di Maya (Garasu no kamen), Maya, Masumi  e tutti gli altri personaggi sono proprietà di Suzue Miuchi, Hakusensha Inc. Tokyo, Tohan Corporation, Orion e quanti aventi diritto alla divulgazione e pubblicazione del Manga medesimo.
Questa fanfiction è stata creata senza fini di lucro, per il puro piacere di farlo e per quanti vorranno leggerla.
Nessuna violazione del copyright si ritiene, pertanto, intesa….

Amando una Rosa Scarlatta

By oscar1755

Atto II

Il suono del campanello la colse di sorpresa. Gettò un’occhiata all’orologio. Era già qui? Eppure le prove non sarebbero finite prima di un paio d’ore. La signora Tsukikage aprì la porta.
- Buongiorno signora Tsukikage. Posso entrare?
Mascherò con un sorriso la sorpresa di quella visita inattesa e si scostò per lasciare passare l’alta ed elegante figura maschile.
- Signor Hayami non mi aspettavo di vederla. Perché mai ha deciso di venire a farmi visita?
Masumi si chinò leggermente in segno di saluto e le sorrise. Mentre si accomodava sulla poltrona che lei gli aveva indicato, si informò educatamente sul suo stato di salute.
- Signor Hayami, il suo zelo nei confronti delle mie condizioni di salute è veramente tempestivo. Ha forse paura per i diritti della dea scarlatta? Se io dovessi morire prima di designare la mia erede, Maya o Ayumi, nessuno potrà più rappresentare l’opera di Ichiren, lei lo sa bene questo, vero?
Masumi non si scompose. Era abituato alla diffidenza della signora Tsukikage nei suoi confronti. Dopo tutto era un Hayami e lei non aveva dimenticato ciò che Eisuke le aveva fatto.
Accettò con cortesia l’offerta di una tazza di tè. La signora Tsukikage si scusò lasciando la stanza.
Rimasto solo, il suo sguardo fu catturato da un fascicolo aperto posato sul tavolino accanto a lui.
Un sorriso beffardo si dipinse sul volto mentre leggeva le righe di quel contratto. La notizia appena appresa richiedeva una modifica alla sua strategia.

Quando la signora Tsukikage rientrò nel salotto, Masumi aveva recuperato la sua aria di glaciale indifferenza.
- Allora signor Masumi non mi ha ancora rivelato il motivo della sua visita.
Lo squadrò volutamente mentre si portava alle labbra la tazza del tè.
Masumi sapeva di essere sottoposto ad un esame accurato. Doveva giocare le sue carte con estrema cautela, altrimenti il suo piano sarebbe fallito.
- Non nascondo che il mio interesse è principalmente rivolto alla dea scarlatta e ai suoi diritti di rappresentazione. Mi chiedo a chi lascerà i diritti. Se sarà obiettiva nel suo giudizio oppure se si lascerà guidare dai sentimenti di astio che prova per me e per mio padre.
Aveva parlato con tono calmo, scandendo le parole. La leggera pausa che aveva volutamente inserito nella frase non nascondeva la sua diffidenza sulla effettiva capacità di essere neutrale della signora Tsukikage.
Lei replicò all’accusa con voce imperiosa, come Masumi aveva previsto.
- Saprò scegliere tra le due candidate la futura dea scarlatta senza farmi influenzare da eventi o persone esterne!
- E così lei mi assicura che giudicherà Maya e Ayumi esclusivamente dalla loro interpretazione della dea scarlatta? Lei sa che se Ayumi dovesse vincere la sfida, i diritti della dea scarlatta cadranno nelle mie mani senza problemi, vero?
Fece una pausa prima di riprendere. Dolorosamente l’immagine di Maya si era fatta largo tra i suoi pensieri. Sospirò, doveva giocare fino in fondo la sua partita.
- Se, diversamente, i diritti andassero a Maya, io avrei dei problemi, perché lei mi odia. Ma non lascerò nulla di intentato pur di ottenerli. E lei sa che quando decido di avere qualcosa, niente e nessuno può fermarmi.
Le sorrise lievemente. Attese la replica della signora. L’aria di sfida che le leggeva negli occhi gli fece capire che aveva colto nel segno.
- Lei, signor Masumi, mi sorprende sempre. Non le si può certo rimproverare di non parlare chiaro. La sua affermazione risponde a verità. Se vincesse Ayumi, la Daito non avrebbe problemi. Se fosse invece Maya ad avere i diritti, le cose sarebbero diverse. Ma io non mi farò influenzare dalle sue sporche manovre. Ho a cuore la recitazione delle due ragazze e il capolavoro di Ichiren, nient’altro. I diritti di rappresentazione della dea scarlatta saranno un onore ma anche una pesante eredità per chi li riceverà.
Masumi diede un’occhiata al costoso orologio che portava al polso.
- Sono sollevato di sentire che non si farà influenzare. Bene, è ora di togliere il disturbo.
Il volto impenetrabile di Masumi non tradiva alcuna emozione.
Nel suo cuore però si stava scatenando una tempesta di emozioni che faticava a contrastare. Quel breve colloquio con la signora Tsukikage gli aveva aperto uno spiraglio verso i diritti della dea scarlatta e verso Maya. Ora era certo della strada da percorrere. Sperò in cuor suo che la decisione appena presa gli avrebbe permesso di ottenere ciò che desiderava.
La signora Tsukikage lo accompagnò alla porta.
- Arrivederci signor Hayami.
- Grazie per avermi ricevuto signora.
I suoi occhi brillarono di una luce indefinibile mentre osservava Masumi salire sull’auto.

- continua -

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